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Badante deve alzarsi di notte?

avvocato Angelo Massaro 1 121

È obbligo della badante alzarsi di notte?

Molti di coloro che hanno una badante si chiedono se si possa o meno pretendere dalla propria dipendente che si alzi in piena notte per assistere l’anziano. Per quanto sia una domanda semplice, non si può dire lo stesso della risposta.

Al fine infatti di essere chiari sull’argomento c’è bisogno di analizzare il tipo di contratto stipulato tra le parti per capire quale sia la sottile differenza tra il dovere contrattuale della badante e il suo dovere morale.

In genere si può parlare di tre tipi di contratto per i quali la lavoratrice può prestate servizio di notte. Tali tipologie sono:

  • Contratto da badante BS / CS / DS (ovvero per persona autosufficiente / non formata per persona non autosufficiente / formata per persona non autosufficiente) convivente
  • Con mansione di sola presenza notturna
  • Contratto di assistenza notturna

Quindi per ognuno di questi tre negozi giuridici, la badante dovrà alzarsi in piena notte? Analizziamo i singoli casi nel dettaglio.

Un contratto di convivenza prevede che la badante presti servizio 54 ore settimanale, di cui 10 ore al giorno. Parliamo di lavoro diurno che non può sforare le ore 22. Questo vuol dire che in caso di necessità di presenza di notte, un contratto di convivenza non prevede tale opzione.

Se la persona anziana necessita di aiuto anche di notte, e la badante si alza ad esempio alle 3 del mattino, allora tutto quello che farà dovrà essere retribuito come straordinario per una maggiorazione del 50%.

Un discorso similare lo si può fare anche nel caso di contratto con presenza notturna. Il contratto preveder infatti che la badante sia solo presente di notte, ma potrà usare quelle ore per dormire.

Se invece si dovesse palese la necessità di una sua prestazione, alla stessa verrà riconosciuto lo straordinario (almeno questo è quanto prevede il contratto collettivo nazionale di categoria.

A questo punto però possiamo dire che la situazione cambia nel caso si abbia un contratto di assistenza notturna. Questa tipologia di accordo si basa infatti sull’assunto per il quale la badante debba rimanere sveglia e vigile di notte, per assistere la persona anziana nel cuore della notte, laddove ci dovesse essere la necessità.

Trattandosi di un tipo di contratto che parla esplicitamente di lavoro notturno, non possiamo in questo caso parlare di straordinario, ma la prestazione di lavoro di notte sarà la normalità. In questo caso dunque la badante avrà l’obbligo di alzarsi durante la notte e non avrà diritto a ricevere uno straordinario.

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    Buona sera avocato lei mi può aiutare in una problema sono una badante convivente la mia assistita e alettata non autosufficienti io sono OSS con attestato il mio contratto e dì 54 ore Cs durante la notte la mia assistita non dorme mi devo alzare continuano lei se nutre tranne sondino con la sacca quindi devo stare attenta quando finisce la sacca facci presente che dormo nella stessa stanza con la signora e giusto mio inquadramento. Grazie aspetto una vostra risposta.

    1 Comment

    1 Comment

    1. Valentyna Gurtova ha detto:

      Abbiamo capito,che badante che alza a notte deve essere pagata…ma nessuno non spiega come devo calcolare il tempo?Presepio..mi alzo due volte …una volta per portare a bagno,altra volta perché signora vole sapere che ora sono? Come devo calcolare tempo che io fatto?Per riposo non parliamo,ormai una volta svegliata non dormi più

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