Bonus bebè: cos’è e come funziona
A fronte della crisi economico, lo stato va in aiuto alle famiglie per incentivare le nascite di nuovi bambini.
In tal senso anche quest’anno il Governo ha deciso di confermare il bonus bebè. Trattasi di un assegno versato nell’arco di un anno da quando il piccolo nasce (o da quando entra in famiglia se si tratta di adozioni).
Quest’anno tale bonus sarà accompagnato dal bonus asilo nido 2020, ovvero da un contributo economico che agevola i pagamenti delle rette degli asili privati.
In tal modo si consente ad ambedue i genitori di lavorare senza doversi preoccupare del mantenimento temporaneo del bambino nelle loro ore di lavoro.
Cos’è il bonus bebè
Inserito nel nostro ordinamento con la legge n.190/2014 (Legge di Stabilità 2015), esso consiste in un assegno mensile che viene versato solo alle famiglie che presentano un modello ISEE fino a 25 mila euro.
Se inizialmente durava per tre anni, la legge di bilancio del 2018 ha ridotto la tempistica a 12 mesi. Tuttavia esso è stato confermato sia per l’anno 2019 che per quello appena cominciato.
Anzi per il 2020 è prevista una novità in termini di maggiorazione dell’importo del 20% per i figli successivi al primo.
Quali sono gli importi
Per quel che concerne l’importo dell’assegno, quando si tratta di primo figlio il prospetto è il seguente:
- 960 euro (80 euro al mese per 12 mesi) quando il reddito è maggiore di 40.000 euro;
- 1.440 euro (120 euro mensili) se l’Isee va da 7.001 a 40.000 euro;
- 1.920 euro (160 euro mensili) se il reddito è incluso tra 0 e 7.000 euro;
Viceversa, per i figli successivi al primo, nati o adottati:
- 1.152 euro (96 euro al mese per 12 mesi) se l’Isee è superiore a 40.000 euro;
- 1.728 euro (144 euro mensili) se l’Isee è compreso tra 7.001 e 40.000 euro;
- 2.304 euro (192 euro mensili) se l’Isee è compreso tra 0 e 7.000 euro.
È palese dunque che si tratta di un incentivo dato anche a coloro che vantano un reddito alto. Cambia l’importo, ma l’interessa viene curato per ogni famiglia.
Requisiti per ottenere il bonus bebè
L’assegno viene versato ogni mese, per massimo 12 volte, fino a quando il bambino compie un anno o decorso l’anno dalla data in cui il piccolo è entrato nella famiglia adottiva. Nel caso di adozioni si potrebbe anche avere un bonus che duri fino a quando il figlio raggiunge 18 anni d’età.
Il versamento dell’importo si può interrompere qualora il richiedente perda i requisiti, se ad esempio perde l’affido o si trasferisce all’estero.
Così come si interrompe in caso di decadenza provocata da: morte del figlio; revoca dell’adozione; decadenza dall’esercizio della responsabilità genitoriale; affidamento esclusivo del minore al genitore che non ha presentato la domanda; affidamento del minore a terzi.
Per richiedere il bonus bebè bisogna godere della cittadinanza italiana o di cittadinanza di uno stato membro od anche di quella di uno Stato extraeuropeo purché si abbia regolare permesso di soggiorno.
Bisogna inoltre convivere con il bambino e risiedere in Italia. Si deve altresì presentare un dichiarazione ISEE valida per l’anno in corso, così da permettere allo stato quale sia l’importo spettante.
Come chiedere il bonus bebè 2020
Per la richiesta del bonus bebè 2020, i genitori devono essere dunque muniti della dichiarazione, on assenza della quale potrebbe verificarsi la reiezione della domanda.
Quest’ultima va presentata all’INPS o attraverso la via telematica (collegandosi al sito, alla sezione per il cittadino e utilizzando l’identità digitale o il pin già in nostro possesso), attraverso il servizio clienti (chiamando ai numeri telefonici preposti), muniti di codice pin, o il tutto attraverso un patronato.