Animale chiuso in auto: come agire nell’ambito della legge
Non è raro vedere dei cani chiusi in auto fermi ad attendere il ritorno dei proprietari. Se in inverno questo non è un grosso problema perché può capitare che ad esempio vengano lasciati soli per pochi minuti mentre ci si allontana per una commissione, lo stesso non si può dire in estate.
Insomma, con le temperature alte ed i finestrini alzati, l’auto può diventare, anche per poco tempo, un luogo pericolosissimo per il cane. Ma cosa si può fare se si assiste a questa scena? Vediamolo insieme.
Gli animali lasciati in auto
Negli ultimi anni, si è registrato un significativo aumento di incidenti riguardanti animali domestici che hanno perso la vita a causa del caldo eccessivo all’interno delle vetture dei loro proprietari.
Questa problematica ha attirato l’attenzione dell’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA), che ha deciso di intervenire mediante la realizzazione di un’infografica esplicativa.
L’OIPA, consapevole dell’importanza di sensibilizzare sull’argomento, ha creato questa infografica chiara e immediata, mirata a promuovere la massima attenzione verso il benessere dei nostri amici a quattro zampe e dei bambini che ci accompagnano durante i viaggi in auto.
L’obiettivo è quello di diffondere consapevolezza sul rischio connesso all’ipertermia all’interno dei veicoli e sottolineare l’importanza di prendere misure preventive appropriate per garantire la sicurezza e il comfort di tutti gli esseri viventi presenti nell’auto, anche se si tratta di allontanarsi per pochi minuti.
Cosa fare se si vede un cane in auto. il reato del proprietario
L’associazione Oipa fornisce informazioni riguardo alla pratica di lasciare un cane all’interno di un veicolo, anche in assenza di temperature elevate, in quanto mette in pericolo la vita dell’animale ed infatti tale comportamento è legalmente sanzionabile e costituisce reato.
Tuttavia, qualora ci si trovi di fronte a un cane o a un altro animale confinato in un’auto in condizioni di calore eccessivo, quali misure possono essere adottate per preservare la vita dell’animale? L’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (Oipa) offre indicazioni a tal riguardo.
Nel caso in cui il proprietario del veicolo non sia presente nelle vicinanze, è innanzitutto doveroso contattare immediatamente le forze dell’ordine. Per far ciò, è possibile chiamare il numero di emergenza unico europeo, ossia il 112, indipendentemente dalla propria posizione geografica.
Le autorità competenti sono tenute a rispondere alla situazione, effettuare una valutazione delle condizioni dell’animale e intraprendere azioni per garantirne il salvataggio. Inoltre, esse hanno l’obbligo di avviare procedimenti legali contro il detentore dell’animale a quattro zampe.
Responsabilità del soccorritore e il principio dello “stato di necessità”
Nel caso in cui non sia possibile ottenere un intervento immediato da parte delle autorità e l’animale mostri segni di sofferenza, vi è l’interrogativo sulla responsabilità del soccorritore nel caso in cui si renda necessario rompere un finestrino del veicolo per salvare l’animale.
Riguardo a questa eventualità, l’avvocato Claudia Taccani, responsabile dello Sportello Legale dell’Oipa, sottolinea che è possibile invocare il principio dello “stato di necessità” nel caso in cui si riceva una richiesta di risarcimento da parte del proprietario del veicolo danneggiato.
Tuttavia, la consulenza prioritaria è quella di contattare immediatamente le forze dell’ordine e, allo scopo di documentare la situazione e poter dimostrare la necessità di intervenire per salvare una vita, procurarsi testimoni affidabili e raccogliere prove fotografiche o video.
Il corretto trasporto del cane, le sanzioni pecuniarie
Il trasporto degli animali domestici è regolato con precisione dalle disposizioni del Codice della Strada. Questo codice stabilisce l’obbligo di custodire gli animali in modo adeguato durante il trasporto, ad esempio, all’interno di trasportini omologati o nel vano posteriore del veicolo.
Per incrementare la tutela e il benessere degli animali, molti Comuni hanno adottato specifici Regolamenti che vietano la detenzione degli animali all’interno di veicoli esposti al sole, soprattutto nei mesi più caldi dell’anno, come aprile e ottobre.
Inoltre, è proibito lasciare gli animali soli all’interno dei veicoli, anche se parcheggiati all’ombra e con i finestrini aperti. Allo stesso modo, il trasporto di animali in carelli chiusi è vietato per garantirne il comfort e la sicurezza.
La violazione di queste normative comporta l’applicazione di sanzioni pecuniarie significative, con ammende che possono variare da 200 a 500 euro. Per questo motivo, è di fondamentale importanza rispettare rigorosamente tali disposizioni al fine di preservare il benessere degli animali durante il trasporto e per evitare comportamenti negligenti o dannosi per la loro salute.
Le sentenze significative
Già nel 2008, la Corte di Cassazione, Sezione III penale, ha confermato una sentenza di condanna emessa nei confronti di un individuo colpevole di aver lasciato il proprio cane in un’automobile parcheggiata al sole, esposta a temperature estremamente elevate. I giudici hanno infatti sottolineato che la responsabilità penale può essere ritenuta anche in assenza di intento di crudeltà verso l’animale o di causare lesioni.
Nel 2021, una sentenza emessa dalla Corte di Cassazione ha confermato una condanna già pronunciata dal Tribunale di Trapani verso due persone multate con una sanzione di 4.000 euro ciascuno perché avevano causato gravi sofferenze a due cani, lasciandoli in auto una notte d’inverno.