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Cittadinanza italiana per matrimonio

avvocato Angelo Massaro 510

Come si ottiene la cittadinanza italiana per matrimonio

La cittadinanza italiana per matrimonio rappresenta un passo significativo verso l’integrazione nel tessuto sociale e giuridico del Paese. Sebbene il processo sia dettagliato e richieda il rispetto di numerose condizioni, con una pianificazione accurata e il supporto adeguato è possibile ottenere questo importante riconoscimento, che garantisce pieni diritti civili e politici. 

Come si acquisisce la cittadinanza italiana per matrimonio? Importanti sono i passaggi di procedura, documenti e tempi. Per questo di seguito vogliamo spiegarti tutto quello che c’è da sapere.

La cittadinanza italiana può essere ottenuta attraverso varie modalità, tra cui la richiesta per matrimonio o unione civile con un cittadino italiano. Questo procedimento, regolato dalla normativa vigente, consente a chi soddisfa determinati requisiti di acquisire la cittadinanza, ottenendo così pieni diritti civili e politici. 

Chi può richiedere la cittadinanza per matrimonio e documenti necessari per la richiesta

Il diritto alla cittadinanza italiana per matrimonio o unione civile è riconosciuto a stranieri o apolidi sposati con un cittadino italiano, o anche a residenti sia in Italia sia all’estero, purché rispettino le tempistiche previste dalla legge. 

I requisiti di residenza sono tra i più importanti in assoluto. Occorre avere avuto mi Italia 2 anni di residenza legale dopo il matrimonio o l’unione civile, oppure 1 anno in caso di presenza di figli nati o adottati dalla coppia. In alternativa all’estero :  3 anni di matrimonio o unione civile, o 1 anno e mezzo in presenza di figli nati o adottati. 

Condizioni essenziali sono che il matrimonio o l’unione civile deve essere valido e non sciolto. In secondo luogo, non devono essere intervenute separazioni legali, annullamenti o cessazione degli effetti civili del matrimonio. 

Documenti cittadinanza italiana per matrimonio

 La richiesta di cittadinanza per matrimonio richiede la presentazione di una serie di documenti, che devono essere tradotti e legalizzati ove necessario: 

1. Estratto dell’atto di nascita: completo di generalità, tradotto e legalizzato (se nato all’estero). 

2. Certificato penale: rilasciato dal Paese di origine e da eventuali altri Paesi di residenza. 

3. Atto di matrimonio: iscritto o trascritto nei registri italiani. 

4. Ricevuta del versamento: 250 euro sul conto del Ministero dell’Interno. 

5. Documento d’identità: valido e riconosciuto in Italia. 

Per gli interessati residenti all’estero, sarà necessario contattare il Consolato italiano competente per ottenere assistenza nella preparazione dei documenti. 

La procedura per richiedere la cittadinanza

Come prima cosa la domanda deve essere inoltrata esclusivamente online, accedendo al portale del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione con credenziali SPID.  A questo punto vi è l’esame della domanda. Se il richiedente è residente in Italia, la pratica sarà gestita dalla Prefettura del luogo di residenza.  Per i residenti all’estero, la documentazione sarà trasmessa al Dipartimento per le Libertà Civili tramite il Consolato. 

Una volta completata l’istruttoria e accolta la richiesta, il decreto di conferimento della cittadinanza sarà notificato tramite il Servizio Notifiche Digitali (SEND) o, in alternativa, mediante raccomandata.  Occorre poi effettuare prenotazione e prestazione del giuramento 

Entro 6 mesi dalla notifica, il richiedente deve prestare giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana. Il giuramento può essere prenotato presso il Comune di residenza (in Italia) o davanti all’Autorità consolare (all’estero). 

Tempi e iter della procedura, casi di diniego della cittadinanza

Il tempo medio per il completamento della pratica è di circa 2 anni dalla presentazione della domanda. Tuttavia, i tempi possono variare in base alla complessità del caso e alla completezza della documentazione presentata. 

Una volta prestato il giuramento, la cittadinanza decorre dal giorno successivo e viene registrata nei registri di Stato Civile del Comune competente. 

La richiesta di cittadinanza può essere rigettata se non sono rispettati i requisiti di residenza o matrimonio; se il richiedente ha precedenti penali o rappresenta una minaccia alla sicurezza nazionale; se la documentazione è incompleta o presenta discrepanze. In caso di rigetto, sarà emesso un provvedimento motivato contro cui è possibile presentare ricorso amministrativo o giurisdizionale. 

Tempi di attesa cittadinanza italiana per matrimonio con avvocato

Il percorso per ottenere la cittadinanza italiana può risultare complesso e soggetto a numerosi ostacoli burocratici. Affidarsi a un avvocato esperto in diritto dell’immigrazione può essere un valore aggiunto per verificare la correttezza dei documenti nonchè ricevere assistenza nella preparazione e presentazione della domanda e difendere i diritti del richiedente in caso di diniego o ritardi. 

Assicurarsi di rispettare tutte le scadenze, preparare una documentazione completa e affidarsi a professionisti esperti sono i passi fondamentali per portare a termine con successo questa procedura.

Conclusioni

Il cittadino straniero, o apolide, coniugato con un cittadino italiano può chiedere di acquistare, ai sensi dell’art. 5 della Legge 5 febbraio 1992, n. 91, la cittadinanza italiana in presenza dei seguenti requisiti:

il richiedente, straniero o apolide, deve essere coniugato con cittadino italiano e risiedere legalmente in Italia da almeno 2 anni dalla celebrazione del matrimonio ;

se i coniugi risiedono all’estero, la domanda può essere presentata dopo 3 anni dalla data di matrimonio.

Tali termini sono ridotti della metà in presenza di figli nati o adottati dai coniugi.

Al momento dell’adozione del decreto di concessione della cittadinanza non deve essere intervenuto scioglimento, annullamento o cessazione degli effetti civili del matrimonio e non deve sussistere la separazione personale dei coniugi.

La domanda di cittadinanza va presentata alla Prefettura del luogo di residenza. Se si risiede all’estero, è possibile presentare la domanda alla competente Autorità diplomatico-consolare.

L’istanza compilata su apposito modello telematico sul quale va apposta una marca da bollo da 16 euro deve essere corredata oltre che della documentazione di rito dalla ricevuta di versamento di un contributo pari a € 250,00.

Dal 1° giugno 2012 la competenza in materia di cittadinanza per matrimonio è passata ai Prefetti.

La competenza rimane invece al Capo del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, qualora il coniuge straniero abbia la residenza all’estero e al Ministro dell’Interno nel caso sussistano ragioni inerenti la sicurezza della Repubblica.

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avvocati studio legale Imperia Sanremo
Studio legale in Imperia, via Giorgio Des Geneys 8

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    2 Comments

    2 Comments

    1. utente ha detto:

      io ho preso la cittadinanza italiana il 12 dicembre data giuramento ha luglio mi nasce un figlio per mia moglie 1 anno devo contarlo dalla data del mio giuramento?

      o dalla data del nascita di mio figlio ?

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