Dibattito sullo Ius Scholae per i minori stranieri
Arriva il dibattito al culmine sul c.d. Ius Scholae, nel Parlamento i toni si scaldano: la Lega ha alzato le barricate sull’introduzione dello Ius Scholae. La nuova legge sulla cittadinanza incontra lo stop da parte della Lega, provocando così un nuovo scontro nella maggioranza.
In particolare, Matteo Salvini ha inviato un primo avviso a Draghi, sostenendo che per il governo sarebbe ora di occuparsi di altre priorità degli italiani come, ad esempio, la grave crisi che sta provocando la speculazione sui prezzi del gasolio.
L’occasione della polemica è fornita dalla presentazione della riforma che permetterebbe agli stranieri di ottenere la cittadinanza italiana dopo un ciclo scolastico di cinque anni concluso. La Lega è contraria rispetto a questa possibilità di acquisto della cittadinanza (che è nota ormai come Ius Scholae).
Ritiene, infatti, che si tratti di una mancanza di rispetto verso gli italiani occuparsi di simili questioni in un momento di grave crisi economica durante il quale, sostiene la Lega, il governo dovrebbe occuparsi di calmierare i prezzi e l’inflazione ad esempio intervenendo sui prezzi del gasolio.
Anche Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia, concorda con Salvini e non accetta che lo Ius Scholae sia la priorità.
Invece per il PD lo Ius Scholae è una legge che è attesa da decenni, e che sarebbe, secondo i democratici, attesa dalla maggioranza degli italiani; così come anche i 5 Stelle si sono schierati dalla parte del PD a sostegno dello Ius Scholae.
In questo senso, è presto prevista una manifestazione organizzata dal PD a favore dello Ius Scholae.
In che cosa consiste lo Ius Scholae, spiegato semplice
Ma in che cosa consiste, più di preciso, lo Ius Scholae?
Si tratterebbe di una cittadinanza ottenuta dal cittadino straniero una volta concluso un ciclo di istruzione. In particolare, ci sono alcuni requisiti richiesti per poter ottenere la cittadinanza in questo modo:
- Il bambino o ragazzo che vuole ottenere la cittadinanza deve avere la residenza legale in Italia, e deve aver frequentato per almeno cinque anni, in Italia, uno o più cicli scolastici presso istituti che fanno parte del sistema nazionale di istruzione;
- Oppure, deve aver frequentato dei percorsi di formazione per poter ottenere una qualifica professionale.
Va da sé che una simile legge seconda la Lega non farebbe che ampliare notevolmente il numero di stranieri che, nel nostro Paese, potrebbero accedere alla cittadinanza.
Si tratta evidentemente di una norma che permetterebbe a tutti quei ragazzi stranieri senza cittadinanza ma che vivono e studiano in Italia di ottenere finalmente la cittadinanza quasi automaticamente, al termine del percorso di studi o di formazione professionale.
In realtà la cittadinanza non è automatica: la persona che ha maturato questi requisiti, se vuole diventare cittadino italiano, al compimento dei 18 anni dovrebbe farne espressa dichiarazione ed in questo modo potrebbe ottenerla.
In mancanza di questa dichiarazione, l’interessato può comunque ottenere la cittadinanza, se entro due anni da quando ne ha compiuti 18, ne fa richiesta all’ufficiale di stato civile del luogo dove ha la residenza.
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