La notifica dei decreti di cittadinanza tramite Piattaforma Notifiche Digitali SEND
Evoluzione digitale per la Pubblica Amministrazione per quello che riguarda le notifiche dei decreti di cittadinanza: la PA aderisce alla piattaforma PagoPA per favorire la semplificazione, in ottica digitale, delle procedure di concessione della cittadinanza italiana.
La Direzione Centrale ha disposto l’adesione della pubblica amministrazione, per le notifiche digitali, alla piattaforma PagoPA per quanto concerne tutte le fasi di notifica dei decreti.
Tutte le prefetture di Italia hanno aderito alla Piattaforma Notifiche Digitali per quanto concerne la notifica dei decreti di cittadinanza italiana di cui alla legge n. 91 del 1992, ovvero ai provvedimenti di concessione, di diniego e di inammissibilità della richiesta di cittadinanza.
La procedura in questione è attiva da fine novembre 2023. Per ora è in atto un regime transitorio di adeguamento, fino al 31 gennaio 2024. Tuttavia, l’implementazione definitiva del sistema è dal 1 febbraio 2024, data dalla quale tutte le notifiche che riguardano i decreti di cittadinanza potranno essere gestiti solo tramite piattaforma notifiche digitali.
Come noto, la piattaforma notifiche digitali è una piattaforma informatica che ha lo scopo di facilitare la digitalizzazione dei processi fra PA e cittadini (o altri utenti), rendendole più semplici e veloci possibili.
La piattaforma è appunto gestita da PagoPA e dalla piattaforma CIVES (piattaforma per la gestione informatizzata delle istanze con le quali la cittadinanza italiana viene conferita) con cui è integrata.
Come funziona il nuovo procedimento digitale: caricamento dei decreti
La circolare n. 60549 del 29/11/2023 spiega in che modo dovrà funzionare la nuova procedura di digitalizzazione delle istanze di cittadinanza.
In primo luogo, le Prefetture di tutta Italia, prima di caricare i decreti sulla piattaforma, sono incaricate del compito di controllare che il decreto corrisponda al soggetto al quale è notificato, e di verificare anche che il suo indirizzo di domicilio fisico sia completo e corretto con tanto di CAP (altrimenti non sarà possibile portare a compimento la procedura di notifica senza integrare, modificare o aggiungere il CAP).
Una volta effettuato il controllo le Prefetture inviano alla piattaforma i decreti per mezzo del già citato sistema CIVES che inserisce, automaticamente, tutti i dati del destinatario. La completezza dei dati è fondamentale perché avvenga la notificazione.
SEND servizio notifiche digitali
Come già detto, in questa fase sarò quindi possibile selezionare se la pratica è concessa, respinta o inammissibile e quindi la piattaforma verrà incaricata della notificazione dell’atto https://cittadini.notifichedigitali.it/notifiche
Il codice IUN identificativo Univoco di Notificazione
Piattaforma Notifiche, dopo aver ricevuto tutte le informazioni citate, procede a generare un codice univoco (Identificativo Univoco di Notificazione o IUN). Troveremo da inserire lo IUN nel menu “ACCESSO COMUNE”, nel portale cittadinanza, mentre concretamente il codice univoco sarà reperibile nella App IO o nel domicilio digitale indicato (quindi via email pec).
Il processo di notificazione è tracciato per mezzo del sistema CIVES e, una volta che la notifica è andata a buon fine, il provvedimento risulta come ‘notificato al richiedente’.
Come funziona la Piattaforma Notifiche Digitali SEND
Una volta caricati i decreti, la piattaforma PagoPA procede autonomamente per tutto quello che concerne il processo di notifica degli atti ai richiedenti.
In particolare questi sono gli step previsti dalla Piattaforma:
• notifica in via digitale del decreto. La Piattaforma Notifiche cerca di effettuare, per prima cosa, la trasmissione digitale della notifica, in presenza di almeno un domicilio digitale che sia associato al richiedente. La Piattaforma procede con la ricerca del Domicilio digitale della Piattaforma, ovvero un indirizzo PEC se già presente, o del domicilio digitale speciale, ovvero del domicilio digitale generale.
La Piattaforma procede a due tentativi di invio per ciascuno dei domicili digitali elencati (se sono disponibili). Se nessuno degli indirizzi digitali è validi e quindi la notifica non può essere trasmessa, viene effettuati un secondo tentativo, almeno 7 giorni dopo il primo invio. Se nessuno degli invii va a buon fine, viene preparato un AMR, ovvero Avviso di Mancato Recapito.
Se almeno uno dei tentativi avviene positivamente, si genera un AAR ovvero Avviso di Avvenuta Ricezione per la trasmissione nella casella PEC del soggetto destinatario. L’avviso contiene fra le altre cose un avviso al destinatario circa il fatto che la notifica gli è stata trasmessa, un link per accedere alla Piattaforma Notifiche e scaricare il contenuto, e indicazione dell’Identificativo Univoco di Notificazione che viene generata dalla Piattaforma.
• La notifica in via analogica. È prevista anche la possibilità che il richiedente non sia dotato di nessuno dei tre domicili digitali indicati: in questi casi, è prevista anche la possibilità della notifica del decreto in via analogica.
In questo caso l’AAR viene prodotto in formato cartaceo e vengono predisposti due tentativi di invio per mezzo analogico, che sono effettuati per mezzo della Piattaforma all’indirizzo fisico indicato dal destinatario, mentre se questo tentativo di consegna fallisce la Piattaforma effettua una interrogazione autonoma della banca dati anagrafica per individuare un domicilio fisico che sia effettivo.
• Irreperibilità assoluta. La normativa prevede anche la possibilità che il richiedente sia del tutto irrintracciabile, sia in via digitale che in via analogica. In questo caso l’AAR viene depositato nella piattaforma e viene reso disponibile all’utente, con deposito che sostituisce, di fatto, l’affissione fisica alla Casa Comunale. Tale deposito rileva per perfezionare la notifica al destinatario.
Accesso alla Piattaforma senza domicilio digitale
La normativa consente di accedere alla Piattaforma Notifiche anche per un soggetto che non sia dotato di domicilio digitale.
Il soggetto richiedente la cittadinanza, se è dotato di CIE o SPID, può accedere alla Piattaforma per scaricare il decreto che gli è destinato, per mezzo di:
• link o QRCode che sono contenuti all’interno dell’avviso di Avvenuta Ricezione, in formato elettronico, o nel formato cartaceo di raccomandata semplice;
• oppure può accedere per mezzo delle informazioni che sono contenute nell’Avviso di Cortesia che la piattaforma trasmette al richiedente se egli ha comunicato un recapito di cortesia (può essere un numero telefonico al quale inviare un SMS ovvero una mail oppure l’app IO), in questo caso, una volta effettuato l’accesso, la notifica si intende compiuta per presa visione del documento.
• Inoltre il soggetto privo del domicilio digitale può comunque accedere (anche tramite delegato) alla documentazione per mezzo della rete assorbimento digital divide o RADD, ovvero presentandosi con un documento di identità e l’AAR all’ufficio postale, per fare effettuare l’operazione di scarico e la consegna del documento direttamente dall’operatore (è un servizio a pagamento).
Termini di perfezionamento della notifica: ecco quali sono
Il momento in cui si individua il termine dal quale decorre la tempistica prevista per la notifica dipende dalla modalità di notificazione stessa.
In particolare possiamo individuare i seguenti casi:
• se il richiedente ha un domicilio digitale la notifica si perfeziona dal settimo giorno di consegna al domicilio digitale in formato elettronico o dal 15esimo giorno dal deposito alla Piattaforma dell’AMR, se non è valida oppure non è attiva la casella postale PEC presente.
• Se il richiedente non ha un domicilio digitale e quindi avviene la notifica analogica, i termini sono dal decimo giorno dal ricevimento della raccomandata AR con AAR in formato cartaceo o dal decimo giorno del deposito nella Piattaforma dell’AAR se il destinatario è irreperibile ad ogni indirizzo.
• Anche la presa visione del documento, come abbiamo visto nel paragrafo precedente, vale per notificazione del documento.
Ogni fase del processo di notifica è registrata ed è opinabile a terzi.
Gli adempimenti che spettano al destinatario della notifica
Una volta perfezionata la notifica del decreto, in qualsivoglia fra le varie modalità che abbiamo sinora visto, il richiedente la cittadinanza deve scaricare la documentazione entro 120 giorni dalla notifica: se è stata conferita la cittadinanza il richiedente deve presentarsi entro 120 giorni per il giuramento in Comune esibendo (in formato cartaceo) la documentazione del decreto di cittadinanza e l’AAR in formato elettronico o cartaceo.
Gli altri documenti presentati dalla piattaforma non devono obbligatoriamente essere scaricati ma comunque possono essere presentati al Comune dal richiederete (tuttavia non sono obbligatori per fissare la data del giuramento).
Adempimenti per il giuramento a carico dei comuni
Il soggetto che ha richiesto la cittadinanza si deve presentare entro 6 mesi dal perfezionamento della notifica al Comune per il giuramento.
Per fissare la data del giuramento, il Comune deve chiedere al soggetto richiedente la documentazione già citata nel paragrafo precedente e deve produrre copia degli stessi per l’Ufficio. Il sistema calcola poi la data per il giuramento in linea con i criteri definiti dalla legge.
Un avvocato per velocizzare la pratica di cittadinanza
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