Infiltrazioni sul soffitto: cosa fare per ottenere il risarcimento del danno
Il problema delle infiltrazioni sul soffitto e in generale delle pareti è molto comune e spesso è causa di dispute tra vicini di casa. Trovare il soffitto con delle macchie di umidità e del gocciolamento vuol dire doversi accollare una spesa ingente, tra la riparazione delle tubature e i lavori da fare sul muro.
Ma a chi spetta il pagamento di tale somma? Al proprietario di casa, al condominio oppure al vicino del “piano di sopra” ?
Andiamo insieme a scoprire a chi spetta il risarcimento del danno per le infiltrazioni e come ottenerlo.
Infiltrazioni d’umidità sul muro: chi paga il danno?
La norma nel nostro ordinamento che riguarda questo caso specifico è quella sulla cosiddetta “responsabilità oggettiva”, ai sensi dell’art. 2051 c.c., la quale prevede che “Chiunque è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”.
Pertanto, il custode della cosa – ovvero il proprietario del bene – è responsabile per essa ed è tenuto al pagamento, a meno che non riesca a provare il caso fortuito, ovvero degli eventi imprevisti ed ineliminabili.
Quindi, a dover pagare il danno è il proprietario della tubatura o comunque del problema da cui deriva l’infiltrazione. Per appurare ciò, bisogna contattare, in primo luogo l’amministratore di condominio che avrà premura di far fare una perizia ad un tecnico.
In genere i responsabili possono essere due:
- Il condominio, in quanto la tubatura rotta può essere delle parti comuni del condominio stesso oppure, in generale, è stato un bene condominiale a causare il danno;
- Il singolo proprietario, ad esempio, dell’appartamento di sopra, o il vicino di casa.
Una volta individuato il responsabile, quest’ultimo deve attivarsi innanzitutto per eliminare il problema (ad esempio per aggiustare la tubatura rotta) e poi per risarcire il danno, che in alcuni casi può risultare molto salato. Infatti, la Cassazione, sul punto si è sempre espressa per il risarcimento totale di tutto il danno, anche collaterale.
Giurisprudenza sul danno da infiltrazione
Emblematiche due sentenze, in tal senso. La sentenza degli ermellini n. 12920 del 2015, ha previsto che non è sufficiente rifare la porzione di muro rovinata, ma è necessario rifarlo integralmente, in quanto il rivestimento, altrimenti, potrebbe non risultare omogeneo.
La sentenza n. 6128 del 2012, inoltre, ha previsto addirittura per il condomino che non potesse dormire in casa a causa del danno, il risarcimento delle spese sostenute per prendere in locazione un altro appartamento nel tempo necessario ad effettuare i lavori.
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