Flussi 2018 il decreto quote stagionali stranieri
Come ogni anno, lo scorso 15 dicembre 2017 il Presidente del Consiglio dei Ministri ha firmato il decreto flussi 2018, vale a dire il decreto che disciplina le quote di lavoratori stranieri che possono entrare in Italia per scopi lavorativi.
Questo provvedimento predisposto dal Governo disciplina l’ingresso in Italia di cittadini stranieri non comunitari, e quindi riguarda persone che si trovano ancora nei loro Paesi di origine.
La norma si riferisce soprattutto alla disciplina dei lavori stagionali, ma non solo. Il decreto flussi 2018 anche per l’anno che è appena cominciato ricalca gli stessi numeri che erano previsti nei flussi del 2017.
La regolamentazione dei flussi di lavoro stagionale include : un documento triennale che pianifica, su base appunto di tre anni, l’ingresso di immigrati ; il decreto flussi, che è quello del quale discorriamo, viene approvato dal Presidente del Consiglio e va a disciplinare in modo specifico le quote massime di lavoratori stranieri da accettare in Italia.
Per ora il decreto sui flussi è ancora in fase di controllo, ma verso la seconda metà di gennaio 2018 sarà definitivamente approvato.
Decreto flussi 2018 ultime notizie
Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha autorizzato un numero massimo di ingressi di 30.850 unità, 18mila quote flussi dei quali sono lavoratori stagionali stranieri che possono fare ingresso in Italia : Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina, invece le restanti 12.850 persone sono lavoratori di determinate categorie, fra i quali possiamo annoverare :
- lavoratori stranieri autonomi
- lavoratori extracomunitari di origine italiana
- lavoratori che hanno seguito corsi di formazione all’estero
- conversione permessi di soggiorno
La pubblicazione sulla gazzetta ufficiale
Il governo ha recentemente pubblicato il testo dei Decreto Flussi per l’anno 2018. Il Consiglio dei Ministri ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 12 del 16 gennaio 2018 il Decreto che disciplina la Programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio dello Stato per l’anno 2018, meglio noto come Decreto Flussi.
Il numero massimo di cittadini non comunitari che saranno ammessi in Italia nel corso del 2018 sono non superiori a 30.850 unità delle quali 12.850 unità saranno ammessi per lavoro subordinato non stagionale oppure per il lavoro autonomo; 100 lavoratori di origine italiana per parte di almeno un genitore, saranno ammessi per motivi di lavoro subordinato non stagionale e per lavoro autonomo; infine, 500 cittadini stranieri non comunitari che hanno completato i programmi di lavoro ed istruzione nei Paesi dai quali provengono sono ammessi sul territorio dello Stato.
Sempre restando nei limiti della quota che è stata detta – quindi 30.850 unità totali – è permesso che vengono convertiti in permesso di soggiorno per lavoro subordinato numero 4.750 massimi permessi di soggiorno per lavoro stagionale, 800 permessi di soggiorno UE per soggiornanti “a lungo periodo” che sono stati rilasciati da cittadini di Stati membri dell’UE, ed infine 3.500 permessi di soggiorno per studio o per tirocinio o ancora per formazione professionale.
Le conversioni dei permessi di soggiorno
Come ultima disposizione del Decreto Flussi saranno convertiti in permessi di soggiorno per lavoro (non subordinato ma autonomo) anche 700 permessi di soggiorno per studio o per tirocinio o per la formazione professionale e 100 permessi di soggiorno UE per soggiornanti “a lungo periodo” che sono stati rilasciati da cittadini di Stati membri dell’UE.
Riferendosi i flussi ai lavoratori stranieri che ancora sono nei Paesi d’origine, non possono fare richiesta gli immigrati che si trovano già in territorio italiano e che non hanno permesso di soggiorno.
Inoltre è permesso l’ingresso in Italia per motivi lavorativi, anche al di fuori delle quote flussi, per gli infermieri professionali che possono essere assunti nelle strutture sanitarie, sia pubbliche che private oltre agli altri lavoratori fuori quota flussi.
La presentazione delle domande
La domanda di nulla osta per poter richiedere il permesso di soggiorno è da presentare per via telematica sul sito del Ministero dell’Interno, e sono previste delle scadenze precise entro le quali fare domanda per potersi assicurare un posto.
La gestione dei procedimenti rispetta sempre l’ordine cronologico di presentazione della richiesta e tiene conto anche della data d’inizio dell’attività lavorativa.
salve avvocato ,vorrei sapere come mi registro sul decreto flussi 2018 ?