Il dipendente può denunciare in anonimato il proprio datore? Vediamo cosa dice la legge
Ci sono delle circostanze in cui il dipendente può inviare una denuncia anonima nei confronti del suo datore di lavoro? Quali sono le circostanze in cui è possibile inoltrare la denuncia all’Ispettorato del Lavoro? Continua a leggere per saperne di più.
Che il luogo di lavoro possa diventare un luogo spiacevole da frequentare, è tristemente risaputo ed i motivi sono molteplici. A parte i problemi personali come, ad esempio, uno scarso interesse verso il settore in cui si lavora, ci sono poi delle questioni di maggiore rilievo anche giuridico che possono porsi in essere e che purtroppo sono abbastanza frequenti.
Mobbing e ritorsioni del datore di lavoro
Si pensi, ad esempio, a situazioni come il mobbing, che rappresenta una forma di comportamento vessatorio, ma anche ad altre situazioni spiacevoli poste in essere proprio dal datore di lavoro.
Ovviamente in questi casi è difficile individuare il soggetto giusto a cui rivolgersi perché si teme di poter ricevere ritorsioni di ogni sorta.
Proprio in questo contesto è necessario citare e conoscere l’Ispettorato del Lavoro, un presidio che ha il compito di vigilare sul lavoro a tutto tondo, dalla retribuzione, alla contribuzione, fino al benessere in generale sul luogo di lavoro ed anticipiamo già che vi è la possibilità di rivolgersi allo stesso in maniera anonima, per una maggiore sicurezza.
Cosa fa l’Ispettorato del Lavoro
Abbiamo fatto in precedenza un cenno sommario a quelle che sono le funzioni svolte dall’ispettorato del lavoro, vediamole in maniera più dettagliata.
Il Decreto legislativo del 14 settembre 2015 n. 149 delinea il ruolo e le funzioni dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro in Italia. Questo organismo svolge una serie di compiti cruciali nell’ambito della vigilanza e dell’applicazione delle leggi del lavoro e delle politiche sociali. In particolare, sovrintende a livello nazionale nei settori del lavoro, dei contributi, dell’assicurazione obbligatoria e delle leggi sociali, inclusa la sicurezza sul lavoro.
Inoltre, l’Ispettorato esegue indagini relative al riconoscimento delle prestazioni per infortuni sul lavoro e malattie professionali, valutando le dinamiche dei vari processi produttivi per determinare le tariffe assicurative adeguate. Infine, per garantire chiarezza e uniformità nell’applicazione delle normative, emette circolari interpretative e direttive operative, previa approvazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Quando rivolgersi anonimamente all’Ispettorato del Lavoro
Partiamo dal presupposto che qualsiasi lavoratore ha il diritto di segnalare situazioni irregolari all’Ispettorato del Lavoro, ma c’è da dire che in concreto spesso i lavoratori rinunciano a farlo per paura di possibili conseguenze negative se il loro nome fosse rivelato.
Ma c’è una cosa da sapere, cioè che esiste la possibilità di effettuare una segnalazione anonima per preservare la propria privacy e al tempo stesso per denunciare l’accaduto.
In caso di irregolarità inerenti gli ambiti di cui sopra, il lavoratore può completare il modulo di segnalazione disponibile sul sito web dell’Ispettorato del Lavoro e inviarlo tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite posta elettronica certificata (PEC) all’ufficio competente nella propria area geografica.
Modulo richiesta di intervento ispettivo
Tuttavia, bisogna tenere presente che una denuncia anonima potrebbe non avere lo stesso peso di una denuncia non anonima, poiché l’Agenzia potrebbe scegliere di non intervenire in quanto in questi casi la legge non pone un obbligo di agire.
Pertanto, è consigliabile fornire il massimo dei dettagli nella segnalazione anonima e spiegare con precisione la natura dell’irregolarità per spingere l’Ispettorato a intervenire a tutela del lavoratore.