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Diritto del cane di abbaiare

avvocato Angelo Massaro 0 112

Il cane può abbaiare? Cosa dice la legge a riguardo

Chi ha un cane sa bene quanto sia difficile impedirgli di abbaiare in determinati orari e contesti e del resto è il suo modo di esprimersi. Ma come conciliare questo con la tutela della quiete pubblica? Cosa dice la legge a riguardo? Continua a leggere per saperne di più.

Che quello di abbaiare sia un vero e proprio diritto del cane è un fatto risaputo, si tratta del suo modo di comunicare ed impedirglielo sarebbe come impedire ad una persona di parlare.

A questo diritto, però, si contrappone quello alla quiete pubblica soprattutto nelle ore notturne e nelle prime ore del pomeriggio. Come contemperare, dunque, le due esigenze in apparenza inconciliabili? Vediamo cosa dice la legge a riguardo.

I diritti degli animali

L’abbaiare dei cani è un comportamento naturale e innato, che viene utilizzato per comunicare con altri cani, con gli esseri umani e con l’ambiente circostante. In alcuni casi, tuttavia, l’abbaiare può essere eccessivo e causare disagio ai vicini e sono questi i casi che la legge si occupa di disciplinare.

Infatti, in Italia la legge tutela il diritto di abbaiare dei cani, ma impone anche dei limiti. L’articolo 844 del Codice civile stabilisce che il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità.

Tale norma è applicabile altresì all’abbaiare dei cani, che viene dunque annoverato tra i “rumori”. La valutazione della normale tollerabilità è però soggettiva e dipende da una serie di fattori ma in generale l’abbaiare dei cani è considerato tollerabile se è occasionale e breve. Se invece è continuo e prolungato, può costituire un’infrazione del diritto al riposo e alla quiete pubblica.

L’abbaiare dei cani è un “diritto essenziale dei cani”

In passato, il diritto di abbaiare dei cani è stato oggetto di diverse sentenze della magistratura italiana. In particolare, il Giudice di Pace di Rovereto, con sentenza dell’11 agosto 2006, ha stabilito che l’abbaiare dei cani è un “diritto essenziale dei cani”.

Il Tribunale di Lanciano, con sentenza del 19 giugno 2012, ha invece stabilito che i cani hanno “tutto il diritto di abbaiare, specie se qualcuno o qualcosa si avvicina al loro territorio di riferimento”.

In entrambi i casi, i giudici hanno riconosciuto il diritto di abbaiare dei cani, ma hanno anche stabilito che tale diritto deve essere esercitato entro i limiti della normale tollerabilità.

Tribunale di Lanciano del 19 giugno 2012

i cani hanno tutto il diritto di abbaiare, specie se qualcuno o qualcosa si avvicina al loro territorio di riferimento e purché non si superi la soglia di tollerabilità stabilita nel codice”.

Il limite in decibel, la normale tollerabilità dell’articolo 844 cc

Se da una parte la legge parla di rumori e di tollerabilità degli stessi entro una certa soglia, è anche vero che la materia non viene sufficientemente approfondita e l’unica norma specifica in materia è l’articolo 844 del Codice civile di cui abbiamo parlato sopra.

Pertanto la valutazione della normale tollerabilità è abbastanza  soggettiva e dipende da una serie di fattori come la durata del rumore, l’intensità del rumore, l’orario e il contesto in cui si verifica.

A questo punto giunge a fare chiarezza la giurisprudenza italiana che ha fornito alcune indicazioni sulla valutazione della normale tollerabilità.

In particolare, i giudici hanno stabilito che i rumori diurni devono essere inferiori a 5 decibel, mentre i rumori notturni devono essere inferiori a 3 decibel; i rumori devono essere considerati tollerabili se sono occasionali e brevi; i rumori devono essere considerati tollerabili se non sono eccessivamente intensi; i rumori devono essere considerati tollerabili se non si verificano in orari in cui le persone sono solitamente a riposo.

Le conseguenze per il padrone: reato di disturbo della quiete 659 cp

Se il cane provoca disturbo a molte persone, quindi non solo ai vicini, ma anche agli altri residenti del condominio, sussiste il reato di disturbo della quiete.

Articolo 659 Codice Penale, Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone

Chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 309.

Nell’ipotesi prevista dal primo comma, la contravvenzione è punibile a querela della persona offesa, salvo che il fatto abbia ad oggetto spettacoli, ritrovi o trattenimenti pubblici, ovvero sia commesso nei confronti di persona incapace, per età o per infermità.

Si applica l’ammenda da euro 103 a euro 516 a chi esercita una professione o un mestiere rumoroso contro le disposizioni della legge o le prescrizioni dell’Autorità

Infatti si specifica che il reato scatta soltanto solo se il cane che abbaia reca disturbo a più persone, e quindi:

  • il fastidio non deve risultare limitato ai vicini di casa
  • il rumore si considera esteso ad una parte consistente degli occupanti del condominio o di una zona.

In questo caso, il padrone rischia l’arresto fino a tre mesi e al pagamento di una multa fino a 309 euro.

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