Le cartelle esattoriali sotto i 100.000 Euro saranno sanate
L’idea di Matteo Salvini, Vicepremier del Governo in carica, sarebbe quella di chiudere tutte le cartelle esattoriali, del vecchio esattore Equitalia, che non superino la cifra di 100.000,00 Euro, per dar modo a moltissimi Italiani di tornare a produrre, pagare le tasse e vivere senza quel peso sullo stomaco.
Una pace fiscale insomma, che però agita le opposizioni che la definiscono un condono senza adeguate coperture finanziarie.
L’altro Vicepremier, Luigi di Maio, ribadisce che Equitalia non dovrebbe più esistere da un anno, ed aggiungendo che, grazie al lavoro della Guardia di Finanza, sono stati scovati grandi evasori e circa 12.000 evasori totali, con un debito procapite verso l’erario di circa 2.000.000,00 di Euro, impegnando il governo per la semplificazione delle norme fiscali con conseguente riduzione della tassazione.
Cartelle esattoriali e i benefici per i cittadini
Gli italiani che potrebbero usufruire della pace fiscale è un numero enorme, si valuta che gli atti ad oggi notificati, sotto la soglia dei 100.00,00 Euro, ai debitori siano pari ad oltre il 90% dei crediti dello stato, praticamente sarebbe una grazia per quasi tutti i contribuenti.
Come ben sappiamo, l’ Agenzia delle Entrate, subentrata al precedente esattore Equitalia, non ha mostrato differenze con quest’ultimo nelle richieste ai contribuenti, che vedono quindi con molto interesse la proposta di Matteo Salvini.
La pace fiscale, ad oggi solamente una proposta o idea, potrebbe indurre il Governo non ad una rottamazione delle cartelle bensì ad una sanatoria tombale con cancellazione del debito.
Bisognerà inoltre valutare l’impatto di questa proposta sulle rottamazioni in corso, che sicuramente sarebbero abbandonate dai debitori.
Il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Giorgio Toschi, ieri durante i festeggiamenti, ha espresso la sua idea di cambiamento di tutto l’apparato fiscale, con controlli meno invasivi, rapporti migliori fra fisco e contribuenti ed agevolazione degli adeguamenti spontanei da parte dei cittadini.