Avvocato in Spagna : sì al riconoscimento in Italia
L’esame di avvocato in Italia, come saprete, ha un’esame con una percentuale di “promossi” molto più bassa rispetto alla Spagna.
Non è un caso che moltissimi laureati in giurisprudenza abbiano deciso di optare per la cosiddetta “strada spagnola”, un modo per abilitarsi come “abogado” e poter conseguire pertanto l’ambito titolo e poter patrocinare senza troppi limiti e incombenze.
Come si diventa avvocati stabiliti
Dopo aver ottenuto il titolo in un Paese estero, si può chiedere l’iscrizione nella sezione speciale dell’Albo del foro dove si andrà a praticare e dopo aver dimostrato di aver effettivamente svolto il lavoro di avvocato per 3 anni, si può chiedere l’integrazione nell’albo ordinario.
L’ostracismo del CNF
Una strada più semplice, però, che ha da sempre trovato ostacoli da parte del CNF (Consiglio Nazionale Forense) e non sempre il titolo viene riconosciuto dai vari Ordini.
Questo ostracismo era già stato affrontato da parte della Suprema Corte di Cassazione con sentenza n. 28340 del 2011 : gli ermellini avevano chiarito che è irrilevante la differenza tra Italia e Spagna “della normativa per l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato, e la circostanza che il richiedente non abbia dimostrato di aver conseguito in Spagna un particolare titolo abilitante né una specifica esperienza professionale”.
La procedura di infrazione contro l’Italia e il sì di Bruxelles agli avvocati stabiliti
A causa del mancato e perdurante rifiuto da parte degli Ordini, però, a Bruxelles hanno aperto una procedura di infrazione contro l’Italia, stabilendo, definitivamente, che è possibile essere iscritti in Italia dopo aver preso l’abilitazione avvocato in Spagna.
Tale procedura arriva a seguito della sentenza della Corte di Giustizia a favore di due italiani a cui era stata negata l’iscrizione all’Ordine di Macerata.
L’avvocato generale della Corte di Giustizia europea chiarito che “il semplice fatto che un cittadino scelga di acquisire il titolo di avvocato in Spagna o di un altro Stato membro allo scopo di beneficiare di una normativa più favorevole non costituisce un abuso del diritto”.
Perciò, d’ora in avanti il CNF avrà le mani legate e l’inasprimento della pratica forense e dell’esame di Stato a partire dal 2017, probabilmente, determinerà un incremento del numero di avvocati stabiliti.
Salve. Si può diventare ABOGADO anche con laurea triennale in giuri? Grazie.