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reddito di cittadinanza e lavoro nero

Lavoro nero e reddito di cittadinanza, conseguenze

avvocato Angelo Massaro 74

Reddito di cittadinanza e lavoro in nero: cosa si rischia? 

In questo articolo approfondiremo le conseguenze penali e amministrative del lavoratore in nero che percepisce anche il reddito di cittadinanza introdotto dal m5s.

“Il 70% di chi lo chiede probabilmente non ne ha diritto. Il reddito di cittadinanza si sta trasformando in incentivo in lavoro nero“. Così il Ministro Salvini Matteo.

Cos’è e cosa serve il reddito di cittadinanza ?

Il reddito di cittadinanza è una misura assistenziale pensata per tutte quelle persone che non hanno un reddito sufficiente per poter vivere dignitosamente.

Una misura, questa, che mira anche a scoraggiare gli imprenditori dal pagare stipendi davvero miseri ai lavoratori.

Tuttavia bisogna tenere presente che una delle condizioni fondamentali di questa misura è l’accompagnamento al lavoro: il reddito di cittadinanza è pensato solamente per un periodo limitato di tempo e il ricevente deve necessariamente affrontare un percorso di accompagnamento al lavoro.

Sono previste inoltre delle sanzioni in caso di lavoro nero. 

Il lavoro nero, pericolo previsto e sanzionato dallo Stato

Il pericolo che una persona che usufruisce del reddito di cittadinanza possa sfruttare anche il lavoro in nero in effetti esiste e non è facilmente eliminabile se non per mezzo degli ordinari controlli che vengono effettuati per far emergere il lavoro in nero.

reddito di cittadinanza e lavoro nero
reddito di cittadinanza e lavoro nero

In particolare l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha programmato la sua attività per il 2019 sostenendo che si presterà particolare attenzione all’emersione del lavoro in nero, e che verranno implementate delle iniziative per controllare se coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza siano effettivamente ancora in possesso dei requisiti che ne giustificano la fruizione. 

Tuttavia chiunque percepisca il reddito di cittadinanza deve essere a conoscenza delle conseguenze, anche gravi in termini penali, che derivano dalla scelta di cumulare il lavoro in nero con la fruizione di questo sussidio.

Quali sono queste conseguenze?

Cosa si rischia a lavorare in nero mentre si percepisce il reddito di cittadinanza?

Cerchiamo di chiarire il quadro della situazione secondo la legge italiana.

Lavoro nero e RdC: cosa si rischia? 

Una persona che ottiene il reddito di cittadinanza e che lavora in nero rischia delle sanzioni penali niente affatto leggere. 

In particolare, può incorrere il reato di dichiarazione o produzione di documenti falsi o che attestano informazioni non vere o omettono informazioni dovute, in quanto chi riceve il reddito di cittadinanza necessariamente non deve avere una fonte di reddito.

Si rischia la reclusione da due a sei anni per questo tipo di reato. 

Per chi non comunica variazioni di reddito o altre informazioni che potrebbero portare alla riduzione del reddito di cittadinanza o alla sua eliminazione, invece, si rischia da uno a due anni.

In particolare ogni tipo di modifica della situazione reddituale va comunicata entro 30 giorni, se si viene assunti come lavoratori dipendenti o se si avvia un’impresa, 15 giorni per ogni modifica della situazione patrimoniale che comporti la perdita dei requisiti del reddito di cittadinanza. 

Si tratta evidentemente del caso di chi acceda al reddito di cittadinanza con i giusti requisiti ma dopo di che cominci a lavorare in nero. 

Non solo: è sempre in agguato anche il reato di truffa aggrava per il conseguimento di erogazioni pubbliche di cui all’art. 640 bis del codice penale.

Chi dichiara il falso o omette informazioni rilevanti o non dichiara nuovi requisiti sopraggiunti rischia di dover rispondere penalmente per truffa.

La revoca del reddito di cittadinanza come conseguenza

E non finisce qui: scatta automaticamente anche la revoca del reddito di cittadinanza con efficacia retroattiva.

Il che significa che chi lavora in nero e viene colto dovrà restituire tutte le mensilità del reddito di cittadinanza che ha percepito fino a quel momento. Inoltre non potrà richiedere il reddito di cittadinanza per altri dieci anni dal momento della condanna.

La revoca del beneficio è dovuta se l’INPS controllando la situazione si rende conto che le dichiarazioni del ricevente non corrispondono al vero: invece se si lavora in nero semplicemente si decade dalla possibilità di ottenere il reddito di cittadinanza.

Stanti le conseguenze anche penali gravi di cumulare RdC e lavoro in nero, è meglio evitare questa situazione.

Per assistenza su questo reato potete contattare lo Studio Legale

avvocati studio legale Imperia Sanremo
Studio legale in Imperia, via Giorgio Des Geneys 8

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