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Permesso di soggiorno per residenza elettiva

avvocato Angelo Massaro 151

Ingresso e Soggiorno per motivo di residenza elettiva: normativa e requisiti 2024

Si parla di permesso di soggiorno per residenza elettiva per indicare una particolare tipologia di titolo di soggiorno che rilascia il permesso a cittadini stranieri che desiderano risiedere in Italia senza svolgere attività lavorativa. Gli stessi però devono dimostrare di essere in possesso di risorse economiche sufficienti per mantenersi autonomamente.

Questo peculiare istituto trova il suo fondamento normativo nel Decreto Interministeriale dell’11 maggio 2011 e in altre normative correlate, come l’art. 14, comma 1, lett. d del Regolamento Attuativo n. 394/1999.

Andiamo a scoprire più da vicino il permesso per residenza elettiva.

Chi può richiedere il permesso per residenza elettiva

Il permesso per residenza elettiva si richiede sono in due casi specifici:

  1. Stranieri titolari di un visto per residenza elettiva;
  2. Conversione da altro permesso di soggiorno.

Nel primo caso sono interessati gli stranieri che entrano in Italia con un visto specifico rilasciato dalle rappresentanze diplomatiche italiane. Tale visto si concede a coloro che, pur non svolgendo attività lavorativa in Italia, dimostrano di avere una rendita economica stabile e sufficiente per il proprio mantenimento.

Il secondo viene invece ad interessare quegli stranieri che in precedenza erano titolari di un permesso di soggiorno per lavoro subordinato, autonomo o per motivi familiari, ma che cessano l’attività lavorativa e beneficiano di una pensione (di vecchiaia, invalidità, o da superstite).

Requisiti per ottenere il visto per residenza elettiva

Per ottenere il visto di ingresso per residenza elettiva, lo straniero deve essere in possesso di requisiti atti a dimostrare l’autosufficienza economica dello straniero in Italia. Questi requisiti includono:

  • Abitazione in Italia.

Lo straniero deve dimostrare di possedere o di avere un contratto di affitto per un’abitazione in Italia, che sarà utilizzata come residenza.

  • Adeguate risorse economiche.

È essenziale dimostrare di avere risorse economiche autonome, derivanti da pensioni, vitalizi, rendite immobiliari o altre fonti lecite. Tali risorse devono essere sufficienti e continue, e non possono essere inferiori al triplo dell’importo minimo di sussistenza stabilito dai dati ISTAT.

  • Assicurazione sanitaria.

È obbligatorio disporre di una copertura assicurativa di almeno 30.000 euro per spese sanitarie d’urgenza e rimpatrio.

 A chi altri spetta il permesso di soggiorno per residenza elettiva

Il permesso di soggiorno per residenza elettiva coinvolge anche i familiari del titolare del visto. Nello specifico, vanno a beneficiare dello stesso godimento il coniuge convivente, i figli minori e i figli maggiorenni conviventi e a carico. Lo stesso vale per i genitori conviventi a carico del titolare, sempre che le risorse economiche siano adeguate per sostenere anche i familiari.

Permesso per residenza elettiva e titolarità di una pensione

Nel caso in cui ci sia la conversione di un permesso di soggiorno originariamente rilasciato per motivi di lavoro o familiari, lo straniero deve dimostrare di essere titolare di una pensione percepita in Italia, indipendentemente dalla natura dell’ente che la eroga (sia esso italiano, straniero o internazionale).

La caratteristica fondamentale è che la pensione garantisca una rendita continuativa, sufficiente per il mantenimento dell’interessato e dei suoi familiari.

Durata, rinnovo e iscrizione al SSN

Il permesso di soggiorno per residenza elettiva ha una durata generalmente pari a quella indicata nel visto di ingresso, solitamente un anno. Al termine del periodo iniziale, il permesso può essere rinnovato, a condizione che permangano i requisiti che ne avevano consentito il rilascio iniziale. Il rinnovo deve essere richiesto almeno trenta giorni prima della scadenza del permesso, e viene concesso per un periodo non superiore a quello del primo rilascio.

I titolari del permesso di soggiorno per residenza elettiva possono segnalarsi al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) in forma volontaria, previo pagamento di un contributo annuale. L’iscrizione è obbligatoria per chi percepisce una pensione contributiva italiana, invece in tutti gli altri casi resta facoltativa. Anche per questo aspetto, i familiari a carico andranno a beneficiare della copertura sanitaria.

Limitazioni e rilascio del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo

Una delle principali limitazioni del permesso di soggiorno per residenza elettiva è l’impossibilità di svolgere attività lavorativa in Italia. Questa restrizione voluta dalla legge italiana non prevede alcuna deroga.

È altresì importante sottolineare che i titolari di un permesso di soggiorno per residenza elettiva possono, se in possesso di tutti i requisiti previsti dall’art. 9 del Testo Unico sull’Immigrazione, avanzare richiesta di rilascio del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo. Si tratta di un iter favorevole per coloro che vivono in Italia in modo stabile e continuativo da almeno cinque anni e garantisce maggiori diritti, tra cui la possibilità di lavorare.

Si può concludere dicendo che tale tipologia di permesso di soggiorno è una soluzione ideale per coloro che desiderano vivere in Italia senza svolgere un’attività lavorativa, ma che possono dimostrare di avere le risorse economiche necessarie per il proprio mantenimento.

Le autorità italiane, attraverso i Consolati e le Questure, svolgono un ruolo fondamentale nella valutazione delle richieste, garantendo che i requisiti previsti dalla normativa siano rispettati e che il soggiorno in Italia avvenga nel rispetto della legge.

Il permesso di soggiorno per residenza elettiva presuppone il possesso di ampie risorse economiche, da proprietà immobiliari o da qualsiasi altra fonte lecita diversa dal lavoro, o dal percepimento nel territorio di assegni di pensioni o vitalizi italiani o riconosciuti dalle Autorità Italiane.

Il permesso di soggiorno rilasciato per lavoro subordinato, autonomo e per motivi familiari può essere convertito in permesso di soggiorno per residenza elettiva ai sensi dell’art. 11, comma 1 come sostituito dall’art. 11 del D.P.R. 334/2004.

La disponibilità di tali risorse può essere comprovata attraverso l’esibizione di documenti di credito, la disponibilità di immobili e risorse finanziarie.

Questa tipologia di visto non dà diritto a svolgere in Italia alcuna attività lavorativa pertanto il richiedente il visto deve essere persona benestante.

La valutazione è a totale discrezionalità dell’Ufficio Consolare.

Per richiedere un permesso di soggiorno per residenza elettiva, scrivi nel form sottostante

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Studio legale in Imperia, via Giorgio Des Geneys 8

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