Rimborso della tassa sul permesso di soggiorno

Rimborsi per la tassa sui permessi di soggiorno, tutto fermo

Nonostante la sentenza del Consiglio di Stato che ha sancito l’illecito aumento della tassa per i permessi di soggiorno, i moduli per i rimborsi dovranno attendere il riconteggio della cifra.

Ci sono tre sentenze che hanno cancellato come iniquo il tributo pagato negli ultimi mesi dagli immigrati per la tassa sui permessi di soggiorno, pronunciate in serie da Corte di Giustizia Europea, Tar del Lazio e Consiglio di Stato, ma almeno per il momento lo Stato italiano non ha nessuna voglia di pensare ai rimborsi.

rimborsi tassa contributo permesso di soggiorno

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Le stime dicono che sono stati incassati circa 500 milioni di euro con la tassa che andava da 80 fino a 200 euro e in sindacati che hanno guidato la protesta, vincendo la causa, sono già pronti per presentare una richiesta collettiva o singola di rimborso, anche se il Ministero dell’Interno non ha ancora specificato come potrà avvenire perché al momento non è chiaro quanto soldi debbano essere restituiti.

In attesa dei nuovi importi del contributo sul permesso di soggiorno

Infatti bisognerà aspettare che siano definiti i nuovi importi per il contributo destinato al rilascio e al rinnovo del permesso di soggiorno. Una tassa che è stata giudicata ultima analisi anche dal Consiglio di Stato, esagerata senza però fissare paletti su quelli che invece avrebbero dovuto essere i reali tributi da pagare e quindi in mancanza di quelli non si può pensare ad un rimborso.

In effetti è scritto nero su bianco nella sentenza del Consiglio di Stato, nel passaggio in cui si specifica che toccherà alle ‘amministrazioni competenti’ rideterminare quale dovesse essere l’importo dei contributi. E toccherà sempre a loro se, quando e in quale modo siano da rifondere i rimborsi ai diretti interessati.

Rimborsi sospesi

Ora quindi tutti aspettano il decreto firmato dai ministeri dell’Interno e dell’Economia nel quale verranno specificate le cifre fa versare in futuro, così come quello che c’era da pagare in passato e a quel punto sarà possibile determinare le cifre dei rimborsi da restituire agli immigrati. Solo a quel punto verranno predisposti anche i moduli per inoltrare la domanda e sarà chiari a tutti come procedere.

Una precisazione importante che compare anche in una recentissima circolare della Direzione Immigrazione: “Al fine di evitare che gli Uffici Immigrazione – si legge – vengano interessati con richieste di rimborso di somme il cui importo non è al momento determinabile si rappresenta che il relativo modulo sarà reso disponibile sul portale Ministero dell’Interno Web solo a seguito della emissione del decreto che definirà l’entità dei nuovi importi dei contributi”.

Approfondimento : il rimborso della tassa contributo sul permesso di soggiorno

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    Il testo della circolare sul rimborso :

    Come noto, il Consiglio di Stato, sez. III, con sentenza n.04487 del 26 u.s., ha confermato la sentenza n.06095/2016 del TAR Lazio Sez. II Quater, che aveva annullato il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministero dell’Interno, del 6 ottobre 2011, nella parte relativa alla disciplina del contributo (da 80 a 200 euro) a carico dello straniero per il rilascio dei titoli di soggiorno.

    Nello stesso contesto, il Consiglio di Stato ha precisato che le Amministrazioni competenti, nel rinnovato esercizio della propria discrezionalità, dovranno rideterminare con apposito decreto l’importo dei contributi, in modo tale da rendere conforme la loro riparametrazione al giudicato amministrativo e, conseguentemente, stabilire “an, quando e quomodo degli eventuali rimborsi agli interessati per le somme versate in eccedenza rispetto al dovuto”.

    Ciò premesso, al fine di evitare che gli Uffici Immigrazione vengano interessati con richieste di rimborso di somme il cui importo non è al momento determinabile, si rappresenta che il relativo modulo, sarà reso disponibile sul portale Stranieri Web solo a seguito della emissione del decreto che definirà l’entità dei nuovi importi dei contributi. Si confida nella consueta fattiva collaborazione e si resta a disposizione per eventuali, ulteriori chiarimenti.


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