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Sfratti bloccati fino a quando ?

avvocato Angelo Massaro 19

Blocco sfratti e proroga: le novità

In fase di discussione del decreto sostegni, è stato ampiamente discusso un emendamento inerente alla questione degli sfratto.

Qualcosa può dunque cambiare a partire dal 1° luglio 2021.

Quasi sicuramente, sarà approvata la proroga del blocco sfratti solo per i provvedimenti che si sono avviati dopo la pandemia. Le esecuzioni potrebbe infatti ripartire seguendo tre filonj temporali, dalle più vetuste a quelle più recenti.

La novità, ripartono gli iter delle esecuzioni

Con la crisi pandemia che abbiamo vissuto nell’ultimo anno, le esecuzioni degli sfratti per morosità erano state bloccate. Ora però, che il blocco sta per scadere, il nuovo decreto Sostegni ha previsto che gli iter procedurali possano riprendere, ovviamente nel rispetto di alcuni step.

A partire dal 1 Luglio potranno ripartire tutti gli iter esecutivi, che erano iniziati prima dell’avvento della pandemia.

Questa possibilità di andare avanti per gradi è stata fortemente voluta in sede di discussione del governo. E così nella Legge di conversione del decreto Sostegni, approvato il 4 maggio 2021, è stato inserito un emendamento che ha permesso, nei limiti del consentito, una piccola proprietà sulla sospensione degli sfratti per morosità o pignoramento.

Questa sospensione resta in vigore per i provvedimenti avviati nel cuore della pandemia, mentre non varrà per i provvedimenti esecutivi adottati dall’inizio della pandemia in poi.

Cosa cambia dal 1° luglio 2021

Importante per certi versi, limitativo per altri, il blocco sugli sfratti che ha fatto imprecare i proprietari e respirare gli affittuari sta per essere rimosso, ma la ripartenza delle procedure esecutive seguirà tre diversi scaglioni.

La speranza è quello di dare priorità a provvedimenti che dal punto di vista temporale sono più vecchi. Almeno per adesso questo è quando deciso dal Legislatore, che ha previsto una suddivisione scagionato dell’iter esecutivo, sulla base della data in cui sono stati adottati i provvedimenti di rilascio. In altre parole, a seconda di quando lo sfratto è divenuto esecutivo.

In particolare, i tre scaglioni sono così suddivisi:

  • per i provvedimenti di rilascio iniziati prima del 28 febbraio 2020, quindi prima di dichiarare emergenza pandemia, le esecuzioni riprenderanno dal 1° luglio 2021;
  • per i provvedimenti avviati tra 28 febbraio 2020 e il 30 settembre 2020, le esecuzioni riperderanno dal 1° ottobre 2021;
  • per i provvedimenti partiti tra il 1° ottobre 2020 e il 30 giugno 2021, le esecuzioni riprenderanno dal 1° gennaio 2022.

Il parere di Confedilizia

Poco soddisfatta della decisione presa dal governo è stata Confedilizia che, ha espresso il rammarico di questa decisione con un proprio comunicato pubblicato 4 maggio 2021. La speranza era infatti che la situazione potesse sbloccarsi senza questa suddivisione in scaglioni.

Nel comunicato del Presidente Giorgio Spaziani Testa si legge come l’Italia abbia bisogno ogni dell’esigenza di sbloccare gli sfratti. Il tutto per i beni dei proprietari che facendo sacrifici per avere un immobile, hanno diritto di vedersi riconoscere dal ordine la possibilità di rientrare nel possesso del proprio immobile, spesso dopo anni di mancate entrate, di spese e di tasse.

A nostro avviso, quindi, al 30 giugno 2021 – dopo ben 16 mesi di sospensione del diritto – il blocco deve cessare per sempre e per tutti” si legge nel comunicato.

Confedilizia inoltre non concorda nemmeno con la limitazione temporale del primo scaglione  dal momento che rende molto più difficoltoso il raggio d’intervento del secondo. Bisogna infatti tenere conto del fatto che la sentenza del giudice con provvedimento di rilascio arriva alla fine di un cavillo iter che di solito dirà da mesi.

La divisione del primo scaglione tende ad escludere quindi dal suo novero provvedere seppur “sulla carta” sembrino esser stati esperiti intemperie di coronavirus, in verità non hanno nulla a che vedere con la questione della pandemia.


In precedenza: Blocco sfratti nel decreto Milleproroghe

Blocco sfratti: novità per quanto riguarda le scadenze.

Nel decreto Milleproroghe è stato inserito anche il blocco degli sfratti: proroga fino al prossimo 30 giugno 2021 per tutti gli immobili.

Confedilizia protesta in favore dei diritti dei proprietari.

Blocco sfratti: Confedilizia non ci sta e chiede l’annullamento

Confedilizia dal suo profilo Twitter tuona contro il governo: “Il Governo ritiri la norma che, prorogando il blocco degli sfratti, porta a 16 mesi il periodo di requisizione di fatto degli immobili di cui i giudici hanno ordinato la restituzione ai proprietari”.

La misura è valida come specifica il decreto Milleproroghe “limitatamente ai provvedimenti di rilascio adottati per mancato pagamento del canone alle scadenze e ai provvedimenti di rilascio conseguenti all’adozione del decreto di trasferimento di immobili pignorati ed abitati dal debitore e dai suoi familiari”.

Il governo stabilisce che gli sfratti possono essere prorogati fino al 30 giugno 2021 con grande dissenso anche di Forza Italia che replicaLa nuova proroga del blocco degli sfratti è un’ingiustizia di Stato, perché non penalizza i grandi proprietari, ma migliaia di famiglie impoverite dalla crisi per le quali la casa rappresenta spesso l’unica risorsa. Il governo non può continuare a imporre a queste persone di fungere da ammortizzatore sociale sostituendosi al settore pubblico che ha abbandonato per anni al loro destino immobili diventati fatiscenti”.

Il senatore Franco Dal Mas si aggiunge al codazzo di proteste: Ci sono famiglie il cui reddito familiare è composto prevalentemente dall’affitto di un immobile, spesso acquistato con un mutuo, su cui pagano tasse e Imu. Affitti che talvolta non sono saldati, da ben prima della crisi causata dal Covid. Pensare di prorogare per altri sei mesi il blocco delle esecuzioni dei provvedimenti di rilascio degli immobili per morosità, a prescindere dall’impatto della pandemia, a questo punto sa di pregiudizio ideologico”.

Milleproroghe accorda la proroga degli sfratti

Il 23 dicembre dal Consiglio dei ministri ha esaminato il recente decreto Milleproroghe approvando il prolungamento sino al 30 giugno 2021 del blocco degli sfratti per morosità.

Cosa succede?

Sono sospesi tutti i sfratti esecutivi per gli immobili a uso abitativo e per quelli a uso commerciale.

Tale blocco di tutti i provvedimenti di rilascio dell’immobile locato a terzo infatti si applica solo in due ipotesi: nel caso di mancato pagamento degli affitti o nei casi dei decreti di trasferimento degli immobili pignorati al debitore e ai suoi familiari.

Il provvedimento andrebbe a vantaggio di chi, causa covid19, ha perso il lavoro o ha dovuto fermare l’attività non potendosi più permettere di pagare l’affitto.

Da un lato abbiamo dunque chi protesta evocando un potenziale “disastro sociale” legato allo sfratto nel mese di gennaio 2021 in piena emergenza sanitaria e dall’altro le proteste dei proprietari.

Il Governo potrebbe forse decidere di rivedere il decreto Milleproroghe nel caso in cui vi fosse un miglioramento nella pandemia ma attualmente il blocco sfratti rimane attivo fino al 30 giugno 2021.

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