Colf o badante: come lasciare una somma
Spesso le persone anziane si legano indissolubilmente alla colf o alla badante che si prende cura di loro negli ultimi giorni della propria vita. In altri casi c’è chi ha un/una convivente per tanto tempo senza contrarre matrimonio.
Subentra in ognuno dei due casi il desiderio di voler far entrare nel proprio asse ereditario questa persona estranea senza creare problemi dal punto di vista legale.
Se quindi si vuole lasciare una piccola somma di denaro alla badante o ad un convivente senza testamento come bisogna fare?
Come fare ad evitare il rischio di sequestro e di contestazione da parte di coloro che sono legittimi eredi
La strada delle polizze vita
La polizza vita non è un istituto che viene incluso nel novero dell’asse ereditario. Questo vuol dire che non si paga l’imposta di successione e il beneficiario di una polizza vita può non essere informato di questo regalo.
Il nome sul contratto può essere cambiato in qualunque momento, ovviamente lo può fare solo chi ha firmato il contatto e presentando una comunicazione scritta inviata alla compagnia assicurativa.
In questo caso il testamento non è prioritario sulla polizza vita. La compagnia assicurativa può dare info sulla polizza vita solo se gli eredi ne fanno richiesta. Può cioè su richiesta rilasciare informazioni circa l’importo pagato e quello che viene erogato.
Tuttavia il nome del destinatario del denaro non può essere rilasciato nel rispetto della legge sulla privacy, e non esistono strumenti nemmeno coercitivi o legali che impongano alla compagnia di dare il nome del beneficiario della polizza.
A confermare quanto appena detto è stato il Garante sulla Privacy, secondo il quale dire il nome del beneficiario di una polizza vita che non va agli eredi non solo non è funzionale alla successione, ma è anche un atto lesivo della privacy del beneficiario.
Gli eredi e le azioni legali
Se quanto appena descritto è un modo pulito e intoccabile di lasciare una somma in eredità alla badante o a un partner senza testamento, la regola ha la sua eccezione.
Gli eredi possono cioè fare richiesta di un reintegro al beneficiario della polizza, nel caso in cui la somma che sia stata destinata alla badante superi la misura di un quarto del patrimonio totale in successione.
Facciamo un esempio. Se una persona anziana decide di lasciare 50 mila euro di eredità ad ognuno dei figli, e la badante ne eredita 45 mila con polizza, i due figli possono chiedere solo la restituzione di 5.000 euro da dividere in due.
Questo in quanto il beneficiario di una donazione non erede per legge può avere solo una somma inferiore ad un quarto del patrimonio.
Ecco perché chi abbia intenzione di stipulare una polizza vita del genere deve dare tutte le informazioni sul proprio patrimonio al proprio assicuratore. In questo modo evita di incorrere in problemi che potrebbero costringere il beneficiario della polizza a pagare le spese legali.