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lavoro straordinario prova

Straordinari non pagati cosa fare ?

avvocato Angelo Massaro 21

Come fare per provare gli straordinari

Lavorare per ore in eccedenza rispetto a quelle previste dal proprio contratto è, per molti, la normalità. Purtroppo però, rappresenta la normalità anche che queste ore in eccedenza non vengano pagate.

Per questo motivo il lavoratore può ricorrere in giudizio tramite il proprio legale e chiedere le somme che gli spettano al datore di lavoro. Fondamentale, se si vogliono ottenere queste somme, è sapere che bisogna provare di aver lavorato oltre l’orario.

Infatti, una delle norme cardine del nostro ordinamento, è disciplinata dall’art. 2697 del Codice Civile, il quale recita “Chi vuol far valere un diritto in giudizio, deve provare i fatti che ne costituiscono il fondamento”.

Non costituisce una eccezione a tale principio, la prova degli straordinari non retribuiti.

Come statuito dal Tribunale di Terni con la recente sentenza n. 238 del 16 febbraio 2017, inoltre, non è sufficiente che il datore di lavoro ammetta che il dipendente abbia lavorato effettivamente fuori orario.

Il ricorrente, infatti,deve fornire una prova rigorosa del numero di ore in cui ha effettivamente lavorato fuori orario, cosa non accaduta, nel caso in esame, nel giudizio presentato dal macellaio contro il proprio datore di lavoro.

Non ci rimane che aspettare per vedere se altri giudici decideranno di conformarsi. Per il momento, quindi, andiamo ad analizzare le altre prove che possono essere prodotte per far valere i propri diritti.

Quali prove presentare per dimostrare gli straordinari

Da evitare la mera ammissione del datore di lavoro, pertanto, quali prove fornire?

Tra le prove che vi consigliamo, sicuramente una delle più funzionali è quella relativa ai registri delle presenze, anche qualora fossero digitalizzati e dai quali può risultare il numero effettivo di ore in cui si è lavorato. Inoltre, si può presentare come prova quella di uno o – meglio ancora – più testimoni.

Dalle prove fornite, bisognerà dimostrare e quantificare in maniera insindacabile il numero di ore di lavoro straordinario, che poi il giudice provvederà a liquidare a sentenza. Il giudice, infatti, non può in questi casi in nessuna maniera ricorrere a giudizi di equità, come sancito dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 1389 del 2003, ormai consolidata.

Pertanto il mio consiglio è quello di raccogliere più prove possibili prima di introdurre il giudizio, come cercare dei testimoni, fare copia del registri presenze, stampa di eventuali mail inviate e ricevute dopo l’orario lavorativo e tutto quello che vi può essere d’aiuto.

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