Unioni civili, si inizia a ferragosto
Unioni civili, il registro delle unioni civili
Dopo il parere favorevole da parte del Consiglio di stato c’è il via libera per il registro delle unioni civili. Superato anche il problema dei sindaci ‘obiettori’
Il registro delle unioni civili è una realtà dopo che giovedì 21 luglio è arrivato il parere favorevole del Consiglio. Un passaggio essenziale perché rende attuativo il provvedimento, anche se per la sua effettiva entrato in vigore occorrerà attendere almeno una ventina di giorni richiesti dalla legge e dagli ultimo passaggi che competono al Ministero dell’Interno.
Come ha sottolineato l’ex ministro Franco Frattini, oggi presidente della Sezione atti normativi del Consiglio di Stato, era un provvedimento atteso da più parti e che dà il via libera al nuovo istituto di stato civile, ribadendo un diritto fondato sull’articolo 2 della Costituzione, quello che conferma come l’unione della coppia sia una formazione sociale da tutelare.
Unioni civili : risolto il problema dei Sindaci Obiettori

contratto di convivenza , unioni civili
E per farlo, il Consiglio ha messo dei paletti precisi a cominciare da quello che serve per superare lo scoglio della possibile e in alcuni casi prevedibili obiezione di coscienza da parte dei sindaci contrari alle unioni omosessuali: la trascrizione nei registri sarà tutelata dal decreto attraverso la formula ‘Ufficiale di stato civile’ che allarga la possibilità di firma anche ad altri funzionari comunali indicati dal sindaco stesso e soprattutto non impedirà la registrazione.
L’auspicio di Frattini, che ha parlato in conferenza stampa a nome di tutti i componenti del Consiglio, è che il via libera definitivo si possa registrare già prima di Ferragosto, una volta che verranno pubblicati sia il decreto sui Registri che quello previsto dal Ministero degli Interni sulle formule da utilizzare nella cerimonia. Ma il Consiglio di stato auspica di sottoporre tutta la materia delle nuove unioni civili al parere del Garante della privacy, dato che vengono utilizzati dati sensibili.
Le reazione politiche alla notizia
Le prime reazioni al parere del Consiglio sono decisamente positive a cominciare da parte di chi, come Monica Cirinnà (Pd), prima firmataria del disegno di legge sulle unioni civili, ha sposato sin da subito la riforma lottando anche contro ostruzionismi e ipotesi contrarie.
Cirinnà ha espresso tutta la sua soddisfazione, anche perché è stato confermato il lavoro a monte fatto dal governo e dal Parlamento. “Sia il presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno che il presidente della sezione atti normativi Franco Frattini – ha sottolineato la parlamentare – hanno dichiarato apertamente che non è possibile in nessun modo che nei Comuni non venga applicata la legge, perché un ufficiale dell’anagrafe dello stato civile dovrà comunque registrare l’unione civile”. E già nei prossimi giorni dal Ministero dell’Interno verrà inviata la modulistica necessaria.
Euforica anche la risposta di chi lotta da anni per il riconoscimento dei diritti civili per gli omosessuali. “Gli uffici dell’anagrafe – ha detto Imma Battaglia, una delle leader nel movimento Lgbt – stanno già studiando tutte le procedure da preparare per essere pronti a celebrare le prime unioni già dalla prima settimana di settembre L’amore vince sempre, questa è una bella notizia”.
Conseguenze sul permesso di soggiorno e la richiesta di cittadinanza italiana
Le prime conseguenze pratiche in materia di immigrazione sarà la possibilità di estendere la disciplina della cittadinanza italiana per matrimonio o della carta di soggiorno per coniuge di cittadino italiano anche in caso di unione civile
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