Cosa accadrà nel 2023 circa la rottamazione delle cartelle esattoriali
Sono in arrivo, dopo l’approvazione, la Rottamazione quater e Stralcio delle cartelle esattoriali. Tra ulteriori tagli ed estensione del beneficio, vediamo insieme come funzionerà la rottamazione nel 2023. Attenzione anche a tempistiche e scadenze, tutto quello che c’è da sapere per non perdere il beneficio.
I tempi per approvare la nuova Legge di Bilancio erano davvero ristretti e l’ipotesi che non venisse approvata era sempre più concreta.
Così però non è stato ed infatti la legge di Bilancio 2023 è stata approvata e si compone di un unico articolo articolato in ben 904 commi. Ciò significa che la legge andrà a toccare davvero moltissimi aspetti, tra questi vi è quello della rottamazione delle cartelle esattoriali.
Sono i commi che vanno dal 222 al 252 quelli che regolamentano la materia in esame.
Tali commi riportano le disposizioni operative finalizzate proprio all’attuazione dello stralcio dei carichi affidati all’Agenzia delle Entrate – Riscossione (ex Equitalia), sino alla soglia massima di mille euro.
In cosa consiste il beneficio della “definizione agevolata”
Sostanzialmente, a seguito dell’approvazione della nuova Legge di Bilancio, è stata regolamentata una nuova edizione della rottamazione delle cartelle esattoriali, cioè uno strumento di pace fiscale.
Grazie alla rottamazione quater, i contribuenti aventi delle pendenze esattoriali, possono ottenere la cancellazione di sanzioni, interessi di mora e aggio e non solo.
In altre parole, il contribuente sarà così tenuto a pagare unicamente la maggiore imposta contestata, le spese di rimborso per le procedure esecutive, le spese di notifica della cartella di pagamento ed infine, se si richiede la rateizzazione delle somme dovute, gli interessi di dilazione al 2%.
Importante è sottolineare che detta agevolazione ricopre le cartelle esattoriali emesse dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione nell’arco temporale che va da gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
Le tempistiche previste per la definizione agevolata delle cartelle esattoriali
Per quanto concerne il pagamento della definizione agevolata, questo dovrà avvenire entro il termine massimo del 31 luglio 2023.
Si può versare quanto dovuto in due modi, o in un’unica soluzione oppure rateizzando l’importo in non meno di 18 rate. In tal caso, le scadenze per il pagamento della prima e della seconda rata sono rispettivamente fissate al 31 luglio ed al 30 novembre 2023.
Il resto delle rate vanno pagate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio ed il 30 novembre con cadenza annuale a partire dal 2024.
In caso di pagamento omesso o tardivo di anche una sola delle rate, si decade dal diritto alla rottamazione.
La richiesta per avvalersi della Rottamazione quater deve essere presentata dal contribuente entro il 30 aprile 2023, sarà poi l’Agenzia delle Entrate – Riscossione a fornire informazioni circa le modalità di partecipazione alla definizione agevolata.
Il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali
Infine, la legge di Bilancio 2023, prevede altresì un provvedimento di annullamento automatico in data 31 marzo 2023 in riferimento ai debiti affidati alla Riscossione fino a mille euro.
I debiti a cui si fa riferimento sono quelli relativi alle amministrazioni statali, al fisco, agli enti previdenziali unitamente allle pendenze riferibili alla decadenza delle precedenti definizioni agevolate.
Per maggiori informazioni e assistenza da parte di avvocato per cartelle esattoriali
Buonasera avvocato, avrei una domanda da porle:
Ho delle cartelle esattoriali dell’Agenzia dell’entrate con anno di riferimento del debito che vanno dal 2011 al 2015 ma sono state successivamente rinotificate anche dopo il 2016. Rientrano nello ”STRALCIO” previsto per Marzo 2023? o fa fede la data di notifica?
Inoltre, alcune cartelle contengono più sanzioni al suo interno (TUTTE SANZIONI AMMINISTRATIVE) che se sommate superano 1000 euro ma se considerate singolarmente sono al di sotto di tale soglia. Rientrano comunque? La ringrazio anticipatamente.