Assistenza h24 per due: cosa fa una badante convivente e quanto costa?
Scopri tutto quello che c’è da sapere sulla figura della badante convivente per due persone: mansioni, contratto, stipendio e consigli utili per garantire assistenza continua e di qualità a una coppia di anziani
Badante convivente per due persone: mansioni, inquadramento e costi
Quando due persone anziane condividono la vita e si trovano ad affrontare difficoltà legate alla salute o alla gestione quotidiana, una badante convivente può diventare una risorsa fondamentale, infatti svolgere tutto da soli come un tempo può diventare davvero faticoso.
In particolare, quando entrambi necessitano di supporto costante, avere un’unica figura di riferimento che si occupi della loro assistenza può rappresentare una soluzione pratica ed efficace, ma anche delicata da organizzare.
Vediamo insieme cosa comporta l’assunzione di una badante convivente per due persone: dalle mansioni quotidiane alle caratteristiche del contratto, fino ai costi da sostenere, così da avere un quadro chiaro della situazione e sapere bene come agire nel caso in cui si decida di assumerne una.
Cosa significa badante convivente per due persone?
Il termine “badante convivente” indica una figura che vive presso l’abitazione delle persone assistite, garantendo così una presenza continua, sia di giorno che di notte. Quando l’assistenza riguarda due persone contemporaneamente, e spesso si parla di una coppia di anziani, si tratta di un impegno particolarmente impegnativo, che richiede non solo competenza professionale, ma anche equilibrio, resistenza fisica e una buona capacità organizzativa.
Nel caso di due assistiti non autosufficienti (ovvero che non riescono a svolgere in autonomia attività quotidiane come lavarsi, vestirsi, mangiare o muoversi in casa), la badante convivente diventa un vero e proprio punto di riferimento costante. La sua presenza contribuisce a mantenere una certa qualità della vita e ad alleggerire il carico emotivo e organizzativo che altrimenti graverebbe solo sui familiari.
Mansioni quotidiane: tra assistenza e gestione domestica
I compiti di una badante convivente che assiste due persone non differiscono troppo da quelli previsti per l’assistenza a un singolo individuo. Tuttavia, la complessità aumenta per via della necessità di suddividere tempo, energie e attenzione tra due persone, spesso con bisogni differenti.
Le principali attività riguardano l’igiene personale, dunque l’aiuto nella pulizia quotidiana, nel bagno, nella vestizione e nella cura della persona;il supporto nei movimenti all’interno della casa e nei trasferimenti, la preparazione e somministrazione dei pasti; la somministrazione della terapia farmacologica (laddove presente); la pulizia della casa, la spesa, commissioni e accompagnamento a visite mediche o passeggiate ed infine la comunicazione con i familiari per aggiornamenti sulla situazione degli assistiti.
È importante ricordare che ogni situazione è diversa: il carico effettivo dipenderà dal grado di autosufficienza dei due assistiti e dalla presenza eventuale di altre figure di supporto (es. familiari o personale medico).
Contratto e inquadramento: cosa dice il CCNL
Il lavoro della badante convivente è regolamentato dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico (CCNL). In base al livello di autonomia degli anziani assistiti, è possibile definire l’inquadramento corretto. Ad esempio, se uno dei due anziani è non autosufficiente, si applica solitamente il livello CS. Ma se entrambi richiedono assistenza sanitaria o presentano situazioni più complesse, può essere richiesto un inquadramento al livello DS, riservato a badanti con formazione specifica.
Il contratto prevede una retribuzione mensile fissa, tredicesima, ferie retribuite, contributi previdenziali e diritto al riposo settimanale. Inoltre, nel caso in cui entrambi gli assistiti siano non autosufficienti, il contratto può includere una indennità aggiuntiva mensile (introdotta nel 2020), volta a riconoscere il carico di lavoro extra: circa 100 euro mensili in più rispetto al compenso base.
Quanto costa una badante convivente per due persone?
Determinare il costo di una badante convivente per due persone dipende da diversi fattori. In particolare, bisogna tener conto del livello di inquadramento (CS o DS), della presenza di indennità aggiuntive, di eventuali ore extra o lavoro festivo ed infine di costi indiretti (vitto e alloggio, contributi, TFR).
In media, per una badante convivente regolarmente assunta a livello CS, lo stipendio mensile può aggirarsi tra 1.000 e 1.200 euro netti, a cui si sommano circa 300-400 euro mensili di costi contributivi e previdenziali a carico del datore di lavoro.
Se è prevista l’indennità per la doppia assistenza, il costo può salire a circa 1.400-1.600 euro totali al mese, considerando tutte le voci. È comunque possibile ottenere simulazioni più precise consultando i calcolatori messi a disposizione dai patronati o dai consulenti del lavoro.
Consigli pratici per una gestione efficace
Gestire l’assistenza di due persone anziane affidandola a una sola figura convivente comporta diverse sfide, non solo dal punto di vista pratico, ma anche relazionale e organizzativo. Non si tratta semplicemente di accudire due individui, ma di creare un equilibrio delicato tra esigenze diverse, aspettative familiari e limiti umani di chi presta il servizio. Per questo, è fondamentale costruire un rapporto solido e ben strutturato fin dall’inizio, capace di sostenersi nel tempo e adattarsi a eventuali cambiamenti.
Una delle prime cose da considerare è come organizzare le giornate in modo da garantire attenzione e cura a entrambi gli anziani. Quando le esigenze sono molte e i tempi ristretti, una pianificazione condivisa può fare davvero la differenza. Avere una visione chiara di ciò che è prioritario, stabilire orari e compiti ricorrenti, aiuta a non trascurare nessuno e a rendere più fluido il lavoro della badante.
Ma l’organizzazione pratica non basta: è essenziale che alla base ci sia un dialogo costante e trasparente tra la famiglia, la lavoratrice e, quando possibile, gli stessi assistiti. Solo con un canale aperto si possono affrontare piccole criticità quotidiane, anticipare i problemi e mantenere un clima sereno e collaborativo.
Anche il benessere della badante merita attenzione, infatti il carico psicofisico può farsi davvero pesante, soprattutto quando ci si occupa di due persone con fragilità differenti. Sentirsi supportata e sapere di poter contare su momenti di pausa o su un confronto sincero con i familiari può fare la differenza, non solo per la sua serenità, ma anche per la qualità dell’assistenza che riesce a offrire. Lavorare con efficacia significa anche lavorare in un ambiente accogliente, funzionale e sicuro.
Adattare gli spazi domestici in base alle esigenze della coppia può semplificare molti gesti quotidiani e ridurre rischi inutili. A volte bastano piccoli accorgimenti: una sedia più stabile, una luce che rimane accesa di notte, un corrimano in bagno. Tutti elementi che rendono la casa un luogo più accessibile, sia per chi vive lì sia per chi vi lavora.
Con il passare del tempo, però, la situazione può cambiare. Le condizioni fisiche o cognitive degli anziani possono evolvere e ciò che funzionava in una fase iniziale potrebbe non essere più sufficiente.
È importante, quindi, avere la flessibilità e la lucidità per rivedere il tipo di supporto previsto, ridefinire il ruolo della badante e, se necessario, valutare l’affiancamento di un secondo operatore, anche solo per alcune ore alla settimana. In certi casi può essere opportuno anche riconsiderare l’inquadramento contrattuale, così da riflettere in modo corretto l’effettivo impegno richiesto.
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