Badanti, cosa succede e chi paga se l’assistito muore?
Come per molte altre categorie, anche i badanti sono garantiti dal Contratto collettivo nazionale di categoria.
Vediamo come funziona in caso di decesso dell’assistito e chi si deve accollare i debiti
L’Italia è diventata negli ultimi anni anche un popolo di badanti.
Ma cosa succede quando il loro assistito, uomo o donna che sia, muore ? Chi si deve occupare di saldare le spettanze.
Dell’eventuale Trattamento di fine rapporto, delle ferie ancora non godute e di qualsiasi altra pendenza economica che spetta per legge alla badante?
Poco importa se si trattasse di un lavoro occasionale, per qualche ora al giorno oppure lungo le 24 ore e per tutto l’anno.
Ogni rapporto di lavoro, anche quello delle badanti (usiamo il femminile ma vale ovviamente anche per i maschi), deve essere regolato da un contratto formale ed è propri a questo che ci si deve rifare in caso di decesso dell’assistito.
Il ccnl domestici : l’articolo 39
In particolare a fare fede per ogni questione che possa sorgere dopo il decesso di una persona assistita dalla badante è il Contratto collettivo di categoria.
All’articolo 39 sono riportate tutte le condizioni da rispettare in caso di risoluzione del rapporto di lavoro, anche improvvisa come succede in questo caso.
“In caso di morte del datore di lavoro il rapporto può essere risolto con il rispetto dei termini di preavviso indicati nel presente articolo”.
“I familiari coabitanti, risultanti dallo stato di famiglia, sono obbligati in solido per i crediti di lavoro maturati fino al momento del decesso”.
Come si calcola il preavviso per il Badante ?
Come recita l’articolo, nel caso di morte del datore di lavoro, il rapporto si può risolvere rispettando i termini di preavviso.
Questo viene calcolato in base alle ore di lavoro previste dal contratto e sulla durata del rapporto.
Solitamente va da un minimo di otto giorni lavorativi ad un massimo di trenta, in modo da offrire un minimo di garanzia alla persona che si ritrova senza un’occupazione senza sua volontà.
La domanda fondamentale però è una sola: a chi tocca pagare ?
Come spiega il Contratto collettivo saranno i familiari coabitanti che risultano dallo stato di famiglia che sono obbligati “in solido” ad onorare tutti i debiti maturati nei confronti della badante fino al giorno della morte della persona che assisteva.
Quindi dovranno pagarle lo stipendio compresi i giorni di preavviso, la tredicesima e anche il Trattamento di fine rapporto.
Nel caso invece l’assunzione fosse stata fatta direttamente dall’anziano (o dal malato) e non risultassero parenti diretti, toccherà alla badante rivolgersi agli uffici del comune competenti per verificare se esistano eventuali eredi.
Nel caso questi accettino cosa viene lasciato nel testamento del defunto, allora risponderanno con il patrimonio ereditato oppure con i beni personali, in caso di accettazione dell’eredità.
Ma cosa succede se l’erede rinuncia all’eredità ?
Questo è l’unico caso in cui la badante non avrà alcun modo per vedere i suoi crediti pagati dagli eredi.