Conversione della patente di guida rilasciata dal Kosovo: normativa e procedure
Il 10 luglio 2024, l’Italia e il Kosovo hanno formalizzato un’intesa che introduce il riconoscimento reciproco delle patenti di guida, consentendo ai cittadini kosovari residenti in Italia di convertire la loro patente senza l’obbligo di sostenere un nuovo esame di guida. Questo accordo ormai già in vigore dal 29 gennaio 2025 resterà valido per un periodo di cinque anni, fino al 29 gennaio 2030.
L’iniziativa rientra in un più ampio quadro di cooperazione tra i due Paesi e mira a facilitare l’integrazione dei cittadini kossovari sul territorio italiano, garantendo loro il diritto di circolare e guidare in conformità alle normative vigenti.
Requisiti per la conversione della patente kosovara
L’accordo tra Italia e Kosovo rappresenta un passo significativo nel processo di riconoscimento reciproco dei documenti di guida, offrendo ai cittadini kosovari residenti in Italia un’opportunità concreta per regolarizzare la loro posizione senza dover sostenere nuovamente gli esami di guida.
Tuttavia, la normativa prevede limiti precisi e condizioni rigorose per accedere alla conversione, al fine di garantire un’applicazione uniforme delle regole e la sicurezza stradale.
Per poter beneficiare della conversione della patente, il richiedente deve soddisfare una serie di condizioni, stabilite dall’accordo bilaterale e dalla normativa italiana in materia di circolazione stradale.
In particolare, la conversione è concessa esclusivamente a coloro che anzitutto hanno acquisito la residenza anagrafica in Italia prima di presentare la richiesta di conversione, a coloro che hanno ottenuto la patente kosovara prima di stabilirsi in Italia e coloro che sono in possesso di una patente di guida in corso di validità al momento della domanda.
Un aspetto fondamentale dell’intesa riguarda il limite temporale entro cui è possibile richiedere la conversione. Il titolare di una patente di guida rilasciata dal Kosovo può presentare domanda solo se risiede in Italia da meno di sei anni. Qualora siano trascorsi sei o più anni dalla registrazione della residenza anagrafica, la richiesta di conversione non verrà accolta dagli Uffici della Motorizzazione Civile (UMC).
Esclusioni dalla possibilità di conversione e procedura per la conversione presso gli UMC
L’accordo stabilisce alcune eccezioni che escludono il diritto alla conversione della patente kossovara. Non è infatti possibile accedere a tale procedura quando la patente kosovara è stata conseguita dopo l’acquisizione della residenza in Italia, quando il documento è stato ottenuto in seguito alla conversione di una patente rilasciata da un Paese terzo, la cui patente non è convertibile in Italia.
Queste restrizioni mirano a garantire che la conversione sia concessa solo ai titolari di patenti rilasciate secondo standard conformi ai criteri stabiliti dall’accordo tra i due Stati.
A partire dal 29 gennaio 2025, gli Uffici della Motorizzazione Civile saranno incaricati della gestione delle richieste di conversione.
Per ottenere la conversione della patente kosovara, il richiedente dovrà presentare la documentazione prevista, tra cui un modulo di richiesta di conversione compilato, un c’è rtificato medico, attestante il possesso dei requisiti psicofisici per la categoria di patente richiesta, rilasciato da un medico autorizzato.
E ancora originale e copia della patente kosovara, per la verifica della sua validità e autenticità, nonché la traduzione giurata della patente nel caso in cui le informazioni non siano riportate in caratteri latini.
L’UMC ha poi il compito di esaminare la richiesta e a verificare l’idoneità del richiedente, applicando le disposizioni contenute nell’accordo.
L’accordo prevede l’adozione di tabelle di equipollenza, che stabiliscono la corrispondenza tra le categorie di patenti rilasciate dai due Stati. Questi documenti consentono di determinare la categoria di patente italiana che può essere rilasciata in base alla patente kossovara presentata per la conversione.
Parallelamente, è stato definito un elenco di modelli di patenti di guida rilasciate in Kosovo, che saranno considerate valide ai fini della conversione. Solo i documenti conformi ai modelli ufficialmente riconosciuti potranno essere accettati dagli UMC italiani.
Verifiche e controlli supplementari da parte degli UMC
In caso di dubbi sulla validità del documento presentato, gli Uffici della Motorizzazione Civile potranno richiedere verifiche aggiuntive, avvalendosi della collaborazione delle rappresentanze diplomatiche e consolari kosovare presenti in Italia. Questo strumento di controllo assicura che le conversioni vengano effettuate nel rispetto delle regole stabilite, evitando abusi o irregolarità.
Con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni dallo scorso 29 gennaio 2025, gli interessati dovranno attenersi scrupolosamente alle procedure stabilite e assicurarsi che la propria patente rientri nei criteri previsti dall’intesa.
Il coinvolgimento delle autorità italiane e kosovare nella gestione e nel controllo delle conversioni garantirà che il sistema operi nel rispetto delle normative vigenti, tutelando sia i richiedenti sia la collettività.
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