Esperto in Protezione Internazionale e Diritti Umani: chi sono e cosa fanno
Gli esperti in protezione internazionale e diritti umani sono figure specializzate nella tutela dei richiedenti asilo e nella difesa dei diritti fondamentali. Leggi la guida completa per saperne di più.
Nel contesto globale attuale, i temi della protezione internazionale e dei diritti umani rivestono un’importanza crescente, data la complessità delle sfide che riguardano migrazioni, rifugiati e diritti fondamentali. In questo quadro, l’Italia si è dotata di una rete di Commissioni Territoriali, incaricate di valutare le domande di asilo e di protezione internazionale.
La composizione di queste commissioni è regolata da specifici requisiti normativi, come indicato dall’art. 4 comma 3 del D.Lgs. 25/2008, successivamente modificato dal D.Lgs. 220/2017, che prevede la presenza di esperti in materia di protezione internazionale e tutela dei diritti umani, designati dall’UNHCR.
Il contesto normativo
Le Commissioni Territoriali sono organi incaricati di esaminare le richieste di protezione internazionale e di altre forme di protezione complementari, contribuendo a garantire il rispetto dei diritti umani in un ambito altamente delicato.
Queste commissioni, composte da un funzionario della carriera prefettizia che agisce come presidente e da funzionari amministrativi, si avvalgono della consulenza di esperti nominati dall’UNHCR.
Tali esperti non sono vincolati da un rapporto contrattuale con l’UNHCR o con il Ministero dell’Interno, ma esercitano le loro funzioni in base alla designazione e nomina formale ricevuta.
L’UNHCR, nel quadro del suo mandato di protezione dei rifugiati, ha avviato una graduale sostituzione dei propri rappresentanti con esperti esterni qualificati, al fine di assicurare una maggiore specializzazione e competenza tecnica nelle decisioni relative alle domande di asilo.
I compiti e le le responsabilità dell’Esperto in Protezione Internazionale
Il ruolo dell’esperto in Protezione Internazionale e Diritti Umani è centrale nel processo di valutazione delle richieste di protezione. Infatti, partecipa attivamente alle sessioni collegiali della Commissione Territoriale, avendo il diritto di voto nella decisione finale sui casi esaminati.
Questo richiede un approccio altamente professionale, orientato al rispetto delle normative internazionali, europee e nazionali, in particolare la Convenzione di Ginevra del 1951 e il Protocollo addizionale del 1967, oltre che le linee guida dell’UNHCR.
Tra le principali responsabilità dell’esperto rientrano:
– Partecipazione alle sedute della Commissione, durante le quali vengono esaminate le singole richieste di protezione.
– Studio dei fascicoli individuali, che includono dati personali e informazioni relative ai Paesi di origine (COI) dei richiedenti.
– Studio continuo della normativa nazionale e internazionale in tema di diritto dei rifugiati e diritti umani, per garantire decisioni ben informate.
– Partecipazione alle attività di formazione e aggiornamento organizzate dall’UNHCR e dalla Commissione Territoriale, per mantenere un elevato livello di competenza.
Oltre a queste funzioni, l’esperto deve garantire il rispetto del Codice di Condotta dell’UNHCR, così come del Codice di Condotta delle Commissioni Territoriali, preservando in ogni momento l’indipendenza e l’imparzialità.
Requisiti per diventare esperto dei rifugiati o diritti umani
La selezione degli esperti avviene tramite una rigorosa valutazione delle competenze e delle qualifiche. Tra i requisiti richiesti, figura innanzitutto il possesso di una laurea in giurisprudenza, scienze politiche o aree affini, con eventuali specializzazioni in diritto internazionale dei rifugiati o diritti umani che rappresentano un valore aggiunto.
È richiesta un’esperienza lavorativa di almeno tre anni nel campo della protezione internazionale, con preferenza per coloro che abbiano avuto esperienze dirette nel contesto delle procedure di determinazione dello status di rifugiato.
Le competenze chiave prevedono anche una solida conoscenza del diritto dei rifugiati e dei diritti umani, oltre che capacità di ricerca e analisi sui contesti geografici e socio-politici di provenienza dei richiedenti. Anche le competenze umanistiche, come la sociologia e l’antropologia, sono considerate ulteriori asset nel profilo ideale dell’esperto.
Un ruolo impegnativo ma essenziale
La figura dell’esperto in Protezione Internazionale e Diritti Umani richiede un impegno notevole, soprattutto per quanto riguarda la capacità di prendere decisioni imparziali e informate in situazioni di estrema complessità.
Le decisioni prese in sede di Commissione Territoriale possono avere un impatto profondo sulla vita delle persone coinvolte, determinando se un individuo abbia diritto alla protezione o se debba essere rimpatriato nel proprio Paese di origine.
La capacità di bilanciare l’esigenza di protezione con la valutazione oggettiva delle informazioni disponibili è cruciale per garantire che i principi umanitari vengano rispettati e che ogni richiesta venga trattata con la dovuta attenzione.
Profili di incompatibilità e la remunerazione
Per garantire l’imparzialità del ruolo, gli esperti non possono svolgere attività professionali o di volontariato che possano creare conflitti di interesse con la loro posizione all’interno delle Commissioni. Ciò include attività legate all’accoglienza o all’assistenza dei richiedenti asilo. Ogni eventuale situazione di incompatibilità viene valutata caso per caso.
Per quanto riguarda la remunerazione, agli esperti viene corrisposto un gettone giornaliero per la partecipazione alle sedute collegiali, ma non vi è alcun vincolo contrattuale né obbligo previdenziale tra l’esperto e l’UNHCR o il Ministero dell’Interno.
Un contributo fondamentale ai Diritti Umani
Gli esperti in Protezione Internazionale e Diritti Umani giocano un ruolo fondamentale nel sistema di protezione dei rifugiati in Italia.
Attraverso il loro contributo alle Commissioni Territoriali, essi aiutano a garantire che le decisioni riguardanti la protezione internazionale siano prese in maniera equa e informata, nel rispetto dei diritti fondamentali e delle normative internazionali.
È un incarico di grande responsabilità, che richiede un impegno costante e una dedizione ai valori universali dei diritti umani.
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