Menu

La badante deve avere le chiavi di casa

avvocato Angelo Massaro 463

Badante e chiavi di casa: aspetti giuridici e consigli pratici

Il rapporto tra datore di lavoro e badante è regolato dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico, che disciplina anche gli aspetti legati alla fiducia. La scelta di affidare le chiavi della propria abitazione alla badante è un argomento spinoso e delicato, che oltre a sollevare questioni di fiducia, coinvolge numerosi aspetti giuridici e pratici.

Le famiglie si trovano spesso a dover capire se darsi davvero alla totale fiducia o se invece mantenere qualche riserve, specie quando la cura di un familiare anziano o non autosufficiente è affidata a una terza persona.

In questo contesto, è essenziale valutare attentamente i pro e i contro di questa scelta, considerando anche le implicazioni legali.

La fiducia alla badante e il periodo di prova

Come già sommariamente anticipato, affidare le chiavi di casa alla badante rappresenta un atto di notevole fiducia, che va oltre il semplice contratto di lavoro.

Una tal importante decisione dovrebbe essere presa con cautela e, preferibilmente, dopo aver valutato il comportamento della lavoratrice durante il periodo di prova, che è di 30 giorni per le badanti conviventi e di 8 giorni per le badanti non conviventi.

In tale lasso di tempo, il datore di lavoro ha la possibilità di osservare le capacità professionali e, soprattutto, il livello di affidabilità e discrezione della badante. È proprio al termine di questo periodo che, in presenza di un rapporto fiduciario consolidato, si può considerare l’ipotesi di affidare le chiavi di casa.

La concessione delle chiavi di casa

Molti sono i fattori di cui tenere conto quando si decide di dare fiducia ad una terza persona che accede alla propria casa. In particolare, è consigliabile concedere le chiavi in specifici casi.

Il primo quando la badante ha completato con successo il periodo di prova, dimostrando competenza e affidabilità; il secondo in caso di necessità pratica, come nel caso di una badante convivente che deve entrare e uscire dall’abitazione in orari diversi da quelli del datore di lavoro o quando la badante deve accedere all’abitazione in assenza dei familiari.

Ultimo ma non per importanza, quando esistono delle garanzie contrattuali. È utile inserire nel contratto di lavoro una clausola che regoli l’uso delle chiavi, specificando l’obbligo di restituzione al termine del rapporto di lavoro e le responsabilità in caso di smarrimento.

Ovviamente bisogna tenere presente che il rapporto fiduciario tra la famiglia e la badante va profondamente monitorato. Non è sufficiente affidare le chiavi una volta: è necessario mantenere un dialogo aperto e valutare periodicamente il comportamento della badante.

La non concessione delle chiavi di casa

In alcuni casi, di contro, può essere prudente evitare di affidare le chiavi di casa, anche dopo il periodo di prova. Si pensi al caso di turni limitati o part-time: se la badante non convive e i suoi orari sono ben definiti, non vi è necessità di darle accesso indipendente all’abitazione. In tal caso, potrebbe essere sufficiente che la famiglia sia presente all’arrivo e alla partenza della badante.

O ancora, meglio riservarsi in presenza di comportamenti dubbi o poco trasparenti: qualora vi siano segnali di irresponsabilità o comportamenti sospetti, come scarsa comunicazione o mancanza di rispetto per gli spazi personali della famiglia, è consigliabile evitare di concedere le chiavi.

Inoltre, se in una famiglia convivono più persone, alcune potrebbero sentirsi a disagio nel sapere che una persona esterna ha libero accesso all’abitazione. È importante dunque anche tenere conto del parere degli altri membri del nucleo familiare.

Dove e come trovare una badante

Ai fini della fiducia tra datore di lavoro e badante è la fase di ricerca e selezione a fare la differenza.

Prima di cedere ad occhi chiusi le chiavi di casa a una persona, le famiglie dovrebbero sempre verificare le referenze e la pregressa esperienza lavorativa della badante, assicurandosi che si tratti di una persona competente e affidabile.

Potrebbe pertanto tornare utile rivolgersi ad agenzie specializzate nel settore del lavoro domestico rappresenta una scelta prudente.

Badante e responsabilità legale delle chiavi

Se la badante possiede le chiavi dell’abitazione in cui lavora, potrebbe incorrere in alcune implicazioni giuridiche. Qualora ad esempio smarrisca delle chiavi o qualora acceda all’abitazione senza rispetto, la famiglia ha il diritto di richiedere la restituzione delle chiavi e, in casi più gravi, di adire le vie legali.

Si consiglia per questo di redigere un documento scritto che attesti tale consegna e che specifichi l’obbligo di restituzione prima di consegnare il mazzo di chiavi.

Infine, se cessa il rapporto di lavoro, la badante è tenuta alla restituzione delle chiavi. In caso di rifiuto, il datore di lavoro può ricorrere a strumenti giuridici come l’ingiunzione di consegna. Inoltre, è opportuno cambiare la serratura nel caso in cui si tema che le chiavi possano essere state duplicate senza autorizzazione.

avvocati studio legale Imperia Sanremo
Studio legale in Imperia, via Giorgio Des Geneys 8

Per le vostre domande..

    Il tuo nome

    La tua email

    Città

    Il tuo messaggio


    error: Content is protected !!