Il reato di caporalato articolo 603 bis cp

Il Parlamento approvava nel 2016 la legge contro il ‘caporalato’

Nel 2016 con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale è diventata effettiva la legge contro il ‘caporalato’ che prevede sanzioni pesanti anche per i datori di lavoro che se ne approfittano

Il ‘caporalato’ d’ora in poi è ufficialmente un reato.

La Camera dei Deputati ha approvato definitivamente il disegno di legge che ha per titolo “Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo”.

Si tratta di norme inedite per l’Italia e che vanno a colpire un male diffuso, non soltanto nelle regioni meridionali. Infatti sono previste importanti modifiche al codice penale, a cominciare dall’articolo 603-bis (Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro) che ora comporta una fattispecie di reato che esula da comportamenti violenti, minacciosi o intimidatori da parte del cosiddetto ‘caporale’, ossia chi per conto di altri, in particolare imprenditori agricoli e nel campo dei lavori edili, recluta manodopera a basso costo da utilizzare in condizioni disagiate approfittando del loro stato di bisogno economico.

Per il nuovo reato di caporalato è obbligatorio l’arresto in flagranza e prevede anche sanzioni per il datore di lavoro che utilizzi, assuma o impieghi manodopera reclutata anche mediante l’attività di intermediazione anche non di un ‘caporale’, sfruttando comunque i lavoratori.

Per configurare lo sfruttamento sono considerate le violazioni abituali nel pagamento di retribuzioni decisamente distanti dalle tabelle dai contratti collettivi territoriali ma anche quelle relative ad orario di lavoro, riposi, aspettative e ferie.

Inoltre il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro viene inserito tra i delitti per i quali è disposta la confisca obbligatoria delle cose che è servito oppure è stato destinato a commettere il reato, oltre che del denaro, dei beni o di altro che l’imputato non possa giustificare.

E quanto derivante dalle confische di beni, disposte in seguito ad una sentenza di condanna o di patteggiamento per il delitto di cui sopra verranno assegnati al Fondo anti-tratta.

Il provvedimento andrà anche a modificare la cosiddetta ‘Rete del lavoro agricolo di qualità’ che è stata istituita presso l’INPS, integrando l’elenco dei reati che impediscono l’iscrizione e introducendo due nuovi requisiti per le imprese agricole più virtuose che intendano partecipare, ossia l’obbligo di applicazione dei contratti collettivi e il fatto di non essere controllate da soggetti non in possesso del complesso dei requisiti richiesti.

Ma con le nuove disposizioni sono state introdotte misure di sostegno per i lavoratori stagionali in agricoltura con un piano di interventi per la loro sistemazione logistica oltre che l’introduzione di disposizioni specifiche in materia di contratti di riallineamento retributivo.

Approfondimento : sanzioni lavoro nero

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    2 Risposte

    1. Febbraio 15, 2017

      […] che nelle intenzioni del governo dovrebbe garantire anche maggiore prevenzione di fenomeni come il caporalato e lo sfruttamento della manodopera nonché il reclutamento di clandestini da parte delle organizzazioni criminali che operano in […]

    2. Ottobre 21, 2017

      […] Non una scelta casuale, perché l’Unione grazie alla presenza nel campo della larga comunità di induisti immigrati, ha maturato un’attenzione particolare sul tema delle agro-mafie oggi più facili da combattere grazie alla legge del 2016 sul caporalato. […]

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