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Flussi 2025: integrazione delle domande incomplete entro il 19 gennaio 2025

avvocato Angelo Massaro 0 4.9 K

Flussi 2025: integrazione delle domande incomplete entro il 19 gennaio

Quando si ha a che fare con i flussi migratori la difficoltà sono sempre dietro la filo. Ecco che per il 2025 ci sarà una tappa cruciale ulteriore circa la regolamentazione dell’ingresso dei lavoratori stranieri in Italia. I datori di lavoro che hanno precompilato domande senza concluderle durante la fase preliminare di novembre 2024 avranno ora un’ultima opportunità per perfezionare le richieste.

La gestione dei flussi migratori per il 2025 permette alle imprese italiane di accedere a manodopera qualificata e rispondere alle esigenze del mercato. Tuttavia, il successo della procedura dipende dalla capacità dei datori di lavoro di rispettare le scadenze e seguire le indicazioni operative fornite dal Ministero.

Di seguito, una guida specifica per capire le scadenze, le modalità operative e l’importanza di questa fase intermedia prima dei click day previsti per febbraio 2025.

Integrazione delle domande incomplete: tempistiche e modalità

Partiamo dal termine per completare le domande. Dal 13 gennaio e fino al 19 gennaio 2025 (range orario che va dalle ore 8:00 alle ore 20:00), compresi i giorni festivi, i datori di lavoro  dovranno collegarsi sul Portale Servizi del Ministero dell’Interno (sezione Sportello Unico Immigrazione) e portare a termine integrazione e salvataggio delle domande che si trovano nello stato “da completare”.  L’obiettivo di questa operazione è passare dallo stato “da completare” a quello “da inviare”, rendendo così le richieste pronte per essere trasmesse nei click day stabiliti. 

Cosa succede se dovesse presentarsi una impossibilità di nuove compilazioni? A tal proposito, è stato il Ministero a sottolineare che in questa fase non è consentito avviare nuove domande. Solo le richieste già precompilate nel novembre 2024 possono essere integrate e salvate. 

Ad ogni modo, al fine di garantire la validità della domanda, è fondamentale utilizzare il tasto “Salva”. Senza questa operazione, le richieste rimarranno nello stato “da completare” e non potranno essere inviate durante le giornate dedicate ai click day.

Calendario dei click day: le date da ricordare

Le domande, una volta integrate e salvate, si potranno portare a termine come invio sono nei giorni dedicati ai click day. Il Ministero ha suddiviso il calendario in base alle diverse tipologie di lavoro previste dal decreto flussi 2025: 

  •  5 febbraio 2025, ore 9:00 per il subordinato non stagionale (modello domanda B2020). 
  •  7 febbraio 2025, ore 9:00 per il subordinato non stagionale per lavoratori di origine italiana residenti in Venezuela (modello domanda B) e per lavoro di assistenza familiare e sociosanitaria, sia in quota che fuori quota (modello domanda ABIS). 
  •  12 febbraio 2025, ore 9:00 per lavoro subordinato stagionale per il settore agricolo e turisticoalberghiero (modello domanda CSTAG). 

 Linee guida e supporto tecnico

Quali sono gli strumenti per una corretta compilazione?  Per agevolare i datori di lavoro, il Ministero dell’Interno ha pubblicato delle Linee Guida Tecniche, disponibili sul Portale nella sezione “MANUALE”.

Questi documenti offrono istruzioni dettagliate su come completare correttamente le domande e prepararle all’invio.  Sarà poi attivo un Help Desk per assistenza tecnica, disponibile in caso di difficoltà tecniche o dubbi: si tratta di uno strumento che è stato pensato per fornire supporto diretto e garantire che i datori di lavoro possano completare le operazioni senza intoppi. 

L’importanza della fase preparatoria

L’opportunità di integrare le domande incomplete prima dei click day è un passaggio cruciale per ottimizzare la gestione dei flussi migratori. Questo sistema consente per prima cosa maggiore trasparenza in quanto le domande vengono validate in modo preliminare, riducendo il rischio di errori o incompletezze. 

Vi è poi rapidità nella procedura, visto che il passaggio anticipato allo stato “da inviare” accelera l’elaborazione durante i click day, limitando i colli di bottiglia amministrativi. 

Ci sono infine controlli più accurati. La fase di salvataggio permette al Ministero di monitorare meglio le richieste e garantire che rispettino i requisiti del decreto flussi. 

Le novità introdotte per i flussi 2025 e la digitalizzazione del processo

Il decreto flussi 2025 introduce una suddivisione chiara tra le diverse categorie di lavoratori stranieri. Questo approccio mira a rispondere in modo più efficace alle esigenze del mercato del lavoro italiano, distinguendo tra: 

  •  Lavoro subordinato non stagionale: Adatto a settori che richiedono manodopera stabile. 
  • Lavoro subordinato stagionale: Concentrato nei settori agricolo e turisticoalberghiero, caratterizzati da picchi stagionali di attività. 
  • Lavoratori di origine italiana residenti in Venezuela: Una categoria particolare che riflette l’attenzione del governo verso le comunità di origine italiana all’estero. 

Il sistema di precompilazione e salvataggio delle domande è parte di un più ampio processo di digitalizzazione delle procedure amministrative. Questo approccio non solo semplifica la gestione, ma riduce anche i tempi di attesa per i richiedenti e per le autorità competenti. 

Rischi e criticità: cosa evitare

Nonostante le migliorie introdotte, esistono alcune criticità che i datori di lavoro devono considerare: 

1. Mancato salvataggio delle domande: Non salvare una domanda equivale a renderla inutilizzabile per i click day. 

2. Errori nella compilazione: Errori o omissioni possono comportare il rigetto della domanda, vanificando il lavoro svolto. 

3. Ritardi tecnici: Nei giorni vicini alle scadenze, il Portale potrebbe essere sovraccarico. È consigliabile non attendere l’ultimo momento per completare e salvare le richieste. 

Il completamento delle domande entro il 19 gennaio 2025 è il primo passo per garantire una partecipazione efficace ai click day di febbraio. Con una pianificazione attenta e l’utilizzo degli strumenti messi a disposizione, le aziende possono massimizzare le possibilità di ottenere l’autorizzazione necessaria per l’ingresso dei lavoratori stranieri in Italia.

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