Menu

Precompilazione flussi, cosa fare in attesa del click day 2025

avvocato Angelo Massaro 0 4.9 K

Decreto Flussi 2025: novità ed impatto sull’Immigrazione regolare

Il Decreto Legge 145/2024, recentemente convertito in legge, ha introdotto una serie di innovazioni volte a regolare in modo più rigoroso e trasparente i flussi migratori lavorativi verso l’Italia.

Tra le principali modifiche si segnalano il rafforzamento dei controlli sulle domande di ingresso, la riorganizzazione delle tempistiche di precaricamento e presentazione delle richieste, e una maggiore attenzione alle categorie di lavoratori stagionali e domestici.

La precompilazione di Novembre 2024

Per il 2025, il decreto ha previsto che le domande di nulla osta per l’ingresso dei lavoratori extra-UE debbano essere precaricate sulla piattaforma del Ministero dell’Interno tra il 1° e il 30 novembre 2024.

Questo passaggio obbligatorio permette un controllo preventivo sulla veridicità delle istanze e sulla congruità delle richieste tramite l’incrocio delle banche dati. Solo le domande precaricate potranno essere presentate nei click day del 2025, previsti il 5, 7, 12 febbraio e il 1° ottobre. 

Coloro che non hanno completato il precaricamento potranno presentare domanda solo dal giorno successivo a ciascun click day, con un evidente svantaggio in termini di priorità.

Numeri ridotti rispetto alle domande 2024: riduzione del 73% delle istanze

Questa nuova procedura ha ridotto significativamente il numero di richieste presentate rispetto alle precedenti edizioni: per i 191.450 ingressi previsti nel 2025 sono state precaricate appena 180.012 domande, un calo notevole rispetto ai record degli anni precedenti. 

Le istanze diminuiscono del 73% grazie alle nuove misure messe in campo per contrastare le truffe. “Un importante risultato frutto del nostro impegno per contrastare l’immigrazione irregolare“ secondo il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

Controlli contro le truffe 

Le modifiche introdotte mirano a contrastare il fenomeno delle truffe e delle pratiche scorrette che, negli anni passati, hanno caratterizzato le domande di ingresso. Durante il precaricamento, l’uso obbligatorio di identità digitale SPID e di una PEC registrata come domicilio digitale ha reso più complessa la procedura per i datori di lavoro e le associazioni datoriali, garantendo al contempo maggiore trasparenza e tracciabilità. 

Le verifiche continueranno anche dopo i click day, durante le fasi successive della procedura. In particolare, prima del rilascio del visto, il datore di lavoro avrà sette giorni per confermare la domanda presentata, pena la decadenza del nulla osta.

Tuttavia, alcune organizzazioni, come Confagricoltura, hanno evidenziato che questo termine è troppo breve e potrebbe penalizzare ingiustamente i datori di lavoro, suggerendo un’estensione dei tempi di conferma. 

Differenze tra settori produttivi: domande stagionali inferiori alle quote, lavoro subordinato in linea con le quote, mentre numeri alti per i domestici

I dati relativi alle domande precaricate mostrano differenze significative tra i vari settori. Per i lavoratori stagionali, le richieste (66.761) sono state nettamente inferiori rispetto ai 110.000 posti disponibili, lasciando scoperto quasi il 40% delle quote previste.

Questa discrepanza potrebbe riflettere sia le difficoltà operative nel completamento delle procedure, sia una minore domanda da parte dei datori di lavoro nei settori del turismo e dell’agricoltura. 

Al contrario, per le colf e badanti le domande hanno superato di gran lunga le quote disponibili: 49.766 richieste per soli 19.500 posti. La maggiore richiesta in questo settore ha portato ad una competizione accesa per i posti disponibili, nonostante l’introduzione di 10.000 posti aggiuntivi riservati a badanti per over 80 e disabili. 

Nel caso del lavoro subordinato non stagionale, le istanze sono state di poco superiori al numero di ingressi consentiti, segnalando un equilibrio tra domanda e offerta, seppur con alcune criticità legate alla conferma delle domande presentate. 

Conversione dei permessi di soggiorno stagionali in permessi per lavoro subordinato senza necessità di ottenere la quota

Una delle novità più rilevanti introdotte dal decreto riguarda la conversione dei permessi di soggiorno stagionali in permessi per lavoro subordinato. Questi passaggi, precedentemente soggetti a quote e limiti numerici, sono ora liberalizzati e possono essere effettuati in qualsiasi momento dell’anno.

Tuttavia, secondo Coldiretti, il portale del Ministero dell’Interno non ha ancora implementato questa funzione, causando ritardi e disagi per i lavoratori e i datori di lavoro interessati.

Considerazioni sulla precompilazione delle domande flussi

Il Decreto Flussi 2025 rappresenta un tentativo ambizioso di rendere più trasparente e controllata la gestione degli ingressi dei lavoratori extraeuropei. Se da un lato le nuove procedure garantiscono una maggiore tracciabilità e riducono il rischio di abusi, dall’altro introducono complessità operative che rischiano di penalizzare sia i datori di lavoro sia i lavoratori. 

Il sistema di precaricamento ha mostrato risultati misti: se da un lato ha diminuito il numero di domande sospette, dall’altro ha evidenziato lacune nell’utilizzo delle quote disponibili, in particolare per i lavoratori stagionali. Le associazioni datoriali hanno chiesto un’estensione delle finestre temporali per il completamento delle domande e una maggiore flessibilità nelle scadenze operative. 

Le modifiche introdotte dal Decreto Flussi 2025 delineano una politica migratoria più rigorosa e orientata alla prevenzione degli abusi. Tuttavia, per garantire il successo del sistema, sarà essenziale affrontare le criticità operative e ascoltare le esigenze dei vari attori coinvolti. 

Il bilanciamento tra sicurezza, trasparenza e flessibilità rimane il nodo centrale di questa riforma. Solo attraverso un dialogo continuo tra istituzioni, associazioni e datori di lavoro sarà possibile trasformare le innovazioni del Decreto Flussi in un modello efficace e sostenibile per la gestione dell’immigrazione lavorativa in Italia.

Vuoi una consulenza sulla domanda di pratica flussi..

avvocati studio legale Imperia Sanremo
Studio legale in Imperia, via Giorgio Des Geneys 8

Per informazioni potete contattarci nel modulo sottostante..

    Il tuo nome

    La tua email

    Città

    Il tuo messaggio


    Leave a Reply

    Leave a Reply

    error: Content is protected !!