Rinuncia all’eredità
Rinuncia all’eredità del genitore : quando ereditare non è conveniente
Non sempre un’eredità è conveniente sotto il profilo patrimoniale. Infatti, non è infrequente che, oltre al dolore per la perdita di un caro come di un genitore, ci si trovi anche ad avere a che fare con i suoi debiti che, inevitabilmente, devono in qualche maniera essere evitati – con buona pace dei debitori !
Cosa si può fare quando si riceve un’eredità indesiderata
Le eredità non sempre sono ben accette. Questo perché a volte i debiti superano i crediti che si acquisiscono con l’eredità stessa. Chi accetta l’eredità, pertanto, deve pagare anche i debiti del de cuius.
Come tutelarvi da questo rischio ?
La prima tutela riguarda l’accettazione con beneficio di inventario. In questo modo, chi eredita può verificare tutti i debiti ed i crediti per decidere se accettare l’eredità è conveniente.
Quando ci si rende conto che i debiti sono superiori ai vantaggi, oppure quando c’è troppa incertezza e situazioni potenzialmente pericolose per le vostre finanze, allora è possibile tutelarsi con la “rinuncia all’eredità”.
Che cos’è la rinuncia all’eredità ?
La rinuncia all’eredità è un atto attraverso il quale si dichiara che non si vuole acquistare l’eredità del genitore – ma non solo del genitore, di chiunque vi abbia lasciato un’eredità.
A seguito di questo atto, nessun creditore potrà più aggredire i beni del figlio, ma contestualmente il figlio non potrà ricevere in eredità nessun tipo di bene dal genitore.

rinuncia all’eredità
Occhio, infatti: anche prendere un cimelio o un mobile dalla casa del genitore ha la conseguenza di farvi accettare l’eredità senza che tale azione sia reversibile, infatti la rinuncia non può riguardare solo una parte dell’eredità ! Pertanto, se il chiamato nasconde o prende dei beni “decade” dalla facoltà di rinunciare.
La rinuncia deve essere espressa o davanti ad un notaio, oppure dinanzi al cancelliere dove si è aperta la successione.
Per quanto concerne le tempistiche della rinuncia all’eredità, essa va fatta entro 10 anni dal giorno della morte del defunto, a meno che i creditori non abbiano interesse a velocizzare tale procedura.
Con un’azione chiamata interrogatoria, infatti, i creditori chiedono al Tribunale che venga fissato un termine entro il quale i figli – o gli eredi in generale – dichiarino di accettare o rinunciare all’eredità. Trascorso tale termine il chiamato perde tale diritto e i creditori si potranno rifare sull’eredità e sui beni dell’erede.
La rinuncia all’eredità ha un effetto retroattivo, pertanto sarà come se non fosse mai stato chiamato alla stessa eredità.
Modello di rinuncia all’eredità : Atto di rinuncia all’eredità – Approfondimento : come difendersi da un pignoramento mobiliare