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Riposi, ferie e festività delle badanti e colf

avvocato Angelo Massaro 0 1.3 K

Badante e lavoratori domestici nel 2024: come approcciarsi al riposo

Quando si parla di riposi della badante, c’è da dire che si tratta di uno degli aspetti più delicati del rapporto di lavoro intercorrente tra datore e domestico.

Non è semplice garantire un giusto equilibrio tra le quelle che sono le esigenze della famiglia e lo specifico diritto della lavoratrice o del lavoratore a riposare. Riposo che si rende necessario al fine di mantenere un rapporto professionale corretto e produttivo.

Di seguito andiamo ad analizzare tutte le regole previste dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) per colf e badanti con particolare focus su come applicarle nel contesto familiare.

Riposo settimanale per badanti conviventi e non conviventi

Il diritto dei lavoratori domestici numero uno in assoluto concerne il riposo settimanale, così come stabilito anche dall’art. 13 del CCNL Colf e Badanti. La differenza tra lavoratori conviventi e non conviventi risulta essenziale per comprendere come gestire correttamente il riposo.

Per quanto concerne la badante convivente, essa ha diritto a 36 ore di riposo settimanale. Queste ore sono così ripartite: in 24 ore da godere la domenica e altre 12 ore in un altro giorno della settimana, previo accordo tra le parti. Questa formula garantisce alla lavoratrice una pausa che, se organizzata correttamente, permette un adeguato recupero psicofisico.

Circa invece le badanti non conviventi, il riposo settimanale è dato solo da 24 ore consecutive, solitamente godute la domenica. Nel caso in cui la domenica debba essere lavorata, la legge prevede una maggiorazione del 60% sulla retribuzione e più il riconoscimento di un giorno di riposo alternativo nella settimana.

Tutto ciò serve a garantire che il/la badante abbia un riposo adeguato, in particolare se si tratta di badanti conviventi. In questo modo si tende anche a prevenire l’insorgere di tensioni e problematiche legate alla stanchezza eccessiva, che possono compromettere la qualità dell’assistenza fornita.

Riposo giornaliero: conviventi e non conviventi

Il CCNL non prevede solo il riposo settimanale. Chi lavora come badante ha diritto al riposo giornaliero, che cambia sempre a seconda che si tratti di lavoro convivente o lavoro  non convivente.

Nel primo caso, il lavoratore convivente ha diritto a un riposo di almeno 11 ore consecutive ogni giorno. Il riposo in tal caso serve affinché la badante possa rigenerarsi, soprattutto se si tratta di turni che includono l’assistenza notturna. Vanno altresì aggiunte 2 ore di riposo intermedio durante la giornata lavorativa, di solito collocate nel pomeriggio. Durante questo intervallo, la badante può allontanarsi dall’abitazione dell’assistito.

Viceversa, nel caso di badanti non conviventi, con contratto di lavoro maggiore di 6 ore al giorno, il datore di lavoro ha l’obbligo di garantire la possibilità di fare almeno pausa pranzo, considerato come parte del riposo giornaliero. Anche se non conviventi, questi lavoratori devono poter contare su momenti di pausa per non compromettere il proprio benessere psicofisico.

Le festività: diritto al riposo e retribuzione

Le festività nazionali e infrasettimanali rappresentano un riposo retribuito che spetta ai lavoratori domestici, ai sensi dell’art. 16 del CCNL. Le principali festività che hanno riconoscimento nel nostro paese sono: Capodanno, Epifania, Pasquetta, 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno, Ferragosto, Ognissanti, Immacolata Concezione, Natale, Santo Stefano e il giorno del Santo Patrono.

Quando il lavoro costringe a non godere di una festività, alla badante spetta una maggiorazione del 60% sulla retribuzione, in quanto annoverato nell’elenco del lavoro straordinario. Se una festività cade di domenica, la lavoratrice ha diritto a un giorno di riposo compensativo oppure alla retribuzione di 1/26 del salario mensile.

Le ferie: un diritto inalienabile

Ad ogni lavoratore domestico spetta altresì un inalienabile diritto, ovvero il periodo di ferie annuali pari ad un minimo di 26 giorni lavorativi, come si legge nell’art. 17 del CCNL. Le ferie possono essere sia fruite in maniera continuativa e sia , previo accordo tra le parti, suddivise in due tranche nell’anno.

Molto importante un simile riconoscimento soprattutto se si tratta di badanti straniere, che possono avere l’esigenza di utilizzare le ferie per tornare nel proprio Paese d’origine.

Le ferie devono essere programmate con largo anticipo, in modo da non compromettere l’assistenza all’anziano o alla persona non autosufficiente. Inoltre, è possibile assumere personale sostitutivo durante il periodo di ferie della badante per garantire la continuità dell’assistenza.

La gestione errata dei riposi: i rischi per la famiglia

Qualora il datore di lavoro gestisca male i riposi della badante può avere conseguenze. Non solo infatti mina il rapporto di lavoro ma rischia di ricevere anche prestazioni di lavoro non di qualità.

Ecco perché nel caso non siano rispettate le regole contrattuali, la badante può presentare una vertenza sindacale per il recupero dei riposi non goduti, con richieste di risarcimento per straordinari non pagati e danni morali.

Nel peggiore dei casi poi, il/la badante avrebbe ogni diritto di interrompere il rapporto di lavoro in modo improvviso, il che metterebbe la famiglia in difficoltà.

2023 l’anno dei ponti

Un anno nel quale le festività (obbligate e nazionali) cadono in giorni strategici, formando weekend lunghi o dando la possibilità di fare ponti, per cui è possibile ottenere fino a 32 giorni di vacanza, prendendone solo 4 di ferie.

  • L’Epifania. L’Epifania cade venerdì 6 gennaio: di conseguenza, si prospetta un weekend lungo per tutti coloro che lavorerebbero il venerdì e nel weekend.
  • Il 25 aprile cade di martedì: basterà un giorno di ferie (il lunedì) per fare ben più di un weekend lungo.
  • Il 1 maggio, la festa del lavoro, cade lunedì: anche in questo caso, quindi, si prospetta un weekend lungo.
  • Il 2 giugno, Festa della Repubblica, cade venerdì: quindi per chi lavora in ufficio, un altro lungo weekend.
  • Il 1 novembre, Giorno dei Santi, cade di mercoledì: bastano due giorni di ferie (lunedì e martedì) per fare un bel ponte.
  • Dicembre 2023 sarà un nuovo mese di occasioni. L’8 dicembre cade venerdì, quindi weekend lungo.
  • Natale 2023 arriva lunedì, quindi Santo Stefano, il 26 dicembre, di martedì: un altro lunghissimo weekend di festività natalizie.
  • Anche se è già il 2024… il 1 gennaio cade anch’esso lunedì: quindi, l’anno successivo si apre con un altro lungo weekend.

Come abbiamo potuto vedere, con pochi giorni di ferie strategiche è possibile farsi una lunga vacanza.

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