Quali conseguenze all’allontanamento dalla casa familiare con il figlio ?
Quando si verifica una crisi del rapporto tra marito e moglie non sempre si riesce ad avere comportamenti responsabili. In molti casi, si cerca di danneggiare il coniuge e non c’è niente di peggio che usare i propri figli per raggiungere tale scopo.
Se il vostro partner si allontana dalla casa familiare senza farvi sapere il nuovo indirizzo e quindi, di fatto, portandovi via vostro figlio, sappiate che non siete soli e inermi, e che il nostro ordinamento prevede diverse conseguenze per tale spregevole e spregiudicato comportamento.
Le conseguenze sono, in particolar modo, di due ordini: uno civile e uno penale. Andiamo a scoprirli insieme per aiutarvi ad uscire da questa situazione spiacevole in cui il partner vi ha costretti.
Le conseguenze penali dell’allontanamento dalla casa familiare con il figlio
Le conseguenze più gravi sono sicuramente quelle penali. Non esitate a rivolgervi a un comando dei carabinieri o alla procura, preferibilmente insieme al vostro legale, per sporgere formale querela ai danni del coniuge. Infatti, il coniuge che si allontana dalla casa famigliare con il figlio commette reato ai sensi dell’art. 574 del codice penale, ovvero “sottrazione di minore”, ed è punito con la reclusione fino a tre anni.
L’articolo pone una differenziazione sostanziale: non è punito, infatti il genitore che si allontana con il ragazzo, se questi ha più di 14 anni e decide di dare il suo consenso.
In tal caso è bene sottolineare che la sottrazione di minore si verifica ogni qual volta che il genitore tolga all’altro la possibilità concreta di assistenza morale e affettiva del figlio: anche il genitore che consenta solo i colloqui telefonici senza indicare il domicilio all’altro genitore e quindi la possibilità di frequentare il ragazzo, integra il reato ai sensi dell’art. 574 c.p. .
Le conseguenze civili dell’allontanamento dalla casa familiare con il figlio
Anche sotto il profilo civile non mancano le conseguenze a tale azione. L’abbandono del tetto famigliare, in particolar modo con i figli, può essere giustificato solo in presenza di una giusta causa – ad esempio un marito violento con moglie e figli. La giusta causa, però, deve essere provata davanti al giudice da chi pone in essere tale comportamento.
Qualora non venga provata la giusta causa, invece, il coniuge “fuggitivo”, rischia davvero grosso. In particolare, in sede civile, l’abbandono può essere motivo di separazione con addebito.
In questo caso, perciò, il giudice può disporre l’affidamento esclusivo del figlio all’altro coniuge, oltre ad un assegno di mantenimento sia per l’ex marito o la ex moglie, che per il figlio.