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Permessi per lutto dell’animale domestico

avvocato Angelo Massaro 1.2 K

Permessi per lutto: lo stato attuale della normativa del lavoro

I permessi lutto e la loro regolamentazione nell’ordinamento italiano: un supporto per i lavoratori dipendenti tra diritti e obblighi burocratici.

Affrontare la perdita di una persona cara è una delle sfide più difficili nella vita di chiunque. Oltre al dolore emotivo, è spesso necessario fare i conti con una serie di questioni pratiche e burocratiche che possono risultare complesse.

Tra queste, per chi lavora, c’è la gestione dei permessi retribuiti per lutto. Questa tutela legale offre ai dipendenti la possibilità di prendersi del tempo per affrontare le necessità emotive e pratiche che seguono un lutto, senza dover subire conseguenze sul piano lavorativo.

Vediamo come funziona questa possibilità, quali sono i requisiti per accedervi e quali passaggi burocratici è necessario seguire per richiederla.

I permessi per lutto: uno strumento previsto dalla legge

I permessi retribuiti per lutto sono regolati dalla legge italiana, in particolare dall’articolo 4 della legge n. 53/2000. Questo strumento garantisce a tutti i lavoratori subordinati, sia nel settore privato che pubblico, la possibilità di assentarsi dal lavoro per tre giorni lavorativi all’anno in caso di perdita di una persona cara o di una grave infermità documentata di un familiare.

L’obiettivo di questa normativa è offrire un sostegno concreto in momenti difficili, permettendo al dipendente di affrontare non solo il dolore personale ma anche le necessità logistiche, come l’organizzazione delle esequie e il disbrigo delle pratiche connesse al lutto.

Art. 4 legge 8 marzo 2000, n. 53

“Art. 4 L. 8 marzo 2000, n. 53 Congedi per eventi e cause particolari 1. La lavoratrice e il lavoratore hanno diritto ad un permesso retribuito di tre giorni lavorativi all’anno in caso di decesso o di documentata grave infermità del coniuge o di un parente entro il secondo grado o del convivente, purché la stabile convivenza con il lavoratore o la lavoratrice risulti da certificazione anagrafica. In alternativa, nei casi di documentata grave infermità, il lavoratore e la lavoratrice possono concordare con il datore di lavoro diverse modalità di espletamento dell’attività lavorativa”.

Chi può richiedere i permessi e in quali situazioni

Non tutte le perdite familiari danno diritto ai permessi retribuiti. La normativa è chiara nell’indicare che questi giorni possono essere richiesti solo in caso di:

  • morte del coniuge o del convivente, purché la convivenza sia comprovata da una certificazione anagrafica;
  • lutto riguardante un parente entro il secondo grado di parentela, come figli, genitori, nonni, fratelli, sorelle e nipoti diretti (figli dei figli).

Questa restrizione garantisce che i permessi siano riservati a situazioni in cui il legame affettivo e familiare è riconosciuto dalla legge come particolarmente stretto.

Come funzionano i giorni di permesso

Ogni lavoratore ha diritto a un massimo di tre giorni di permesso per lutto all’anno, indipendentemente dal numero di eventi che potrebbero verificarsi nello stesso anno solare. Ciò significa che, anche in caso di più perdite familiari, non sarà possibile superare il limite massimo di tre giorni.

È importante sottolineare che i giorni non devono necessariamente essere fruiti in modo consecutivo. Ad esempio, un lavoratore può decidere di utilizzare un solo giorno per un evento e conservare i restanti per un altro, qualora necessario.

Tuttavia, vi è un vincolo temporale da rispettare: i giorni di permesso devono essere utilizzati entro una settimana dal verificarsi dell’evento.

Comma 2 art. 1 del D.M. 278/2000

D.M. 21 luglio 2000 n. 278 Regolamento recante disposizioni di attuazione dell’articolo 4 della L. 8 marzo 2000, n. 53, concernente congedi per eventi e cause particolari

Art. 1. Permessi retribuiti.

  1. La lavoratrice e il lavoratore, dipendenti di datori di lavoro pubblici o privati, hanno diritto a tre giorni complessivi di permesso retribuito all’anno in caso di decesso o di documentata grave infermità del coniuge, anche legalmente separato, o di un parente entro il secondo grado, anche non convivente, o di un soggetto componente la famiglia anagrafica della lavoratrice o del lavoratore medesimi.
  2. Per fruire del permesso, l’interessato comunica previamente al datore di lavoro l’evento che dà titolo al permesso medesimo e i giorni nei quali esso sarà utilizzato. I giorni di permesso devono essere utilizzati entro sette giorni dal decesso o dall’accertamento dell’insorgenza della grave infermità o della necessità di provvedere a conseguenti specifici interventi terapeutici.
  3. Nei giorni di permesso non sono considerati i giorni festivi e quelli non lavorativi.
  4. omissis..

Il ruolo dei contratti collettivi: estensioni e flessibilità

Oltre alla normativa generale, alcuni contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) possono prevedere condizioni più vantaggiose per i lavoratori. Ad esempio, in alcuni casi è possibile richiedere permessi retribuiti anche per la morte di parenti oltre il secondo grado, come zii, cugini o suoceri.

Queste eccezioni dipendono dal contratto applicabile al rapporto di lavoro e rappresentano un’estensione significativa rispetto alla normativa generale.

Per verificare eventuali agevolazioni, è fondamentale consultare il proprio CCNL o rivolgersi al rappresentante sindacale aziendale.

Art. 4 D.M. 21 luglio 2000 n. 278 Disposizioni finali e entrata in vigore.

  1. I contratti collettivi di lavoro possono prevedere condizioni di maggior favore rispetto a quelle previste dal presente regolamento.
  2. In alternativa alle disposizioni del presente regolamento, per i permessi e i congedi previsti allo stesso titolo dalla contrattazione collettiva vigente si applicano le disposizioni della contrattazione medesima se più favorevoli.

Come richiedere i permessi per lutto

Per usufruire dei permessi retribuiti, il lavoratore deve seguire una procedura precisa, che varia leggermente a seconda del contesto aziendale. Generalmente, i passaggi sono i seguenti:

Richiesta formale: in alcuni contesti lavorativi, potrebbe essere richiesto di compilare un modulo specifico o inviare una comunicazione scritta per ufficializzare la richiesta.

Comunicazione tempestiva: il dipendente deve informare il datore di lavoro appena possibile, indicando l’intenzione di usufruire del permesso.

Documentazione comprovante l’evento: è necessario fornire un certificato che attesti il decesso del familiare o la grave infermità che dà diritto al permesso. Questa documentazione deve essere valida e ufficiale.

Permesso per lutto animale domestico (pet loss), una proposta di legge

Le Anagrafe degli Animali domestici

L’ Anagrafe degli animali da Affezione è il sistema informativo in cui sono registrati cani, gatti e furetti presenti sul territorio di alcune Regioni.

SINAC è il Sistema informativo Nazionale degli Animali da Compagnia: collocata all’interno della BDN la banca dati nazionale del Ministero della Salute che riunirà tutte le anagrafi animali.

L’Anagrafe Canina dell’ASL: il proprietario di un cane è tenuto a identificare il proprio animale mediante microchip e a iscriverlo all’Anagrafe canina presso l’ASL di competenza.

L’Anagrafe Nazionale Felina (ANF) è una banca dati informatizzata nazionale gestita dall’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) e prevista su base volontaria dei richiedenti, i dati identificativi dei gatti dotati del dispositivo di identificazione elettronico (microchip).

Congedo per lutto degli animali domestici

Il disegno di legge dovrebbe prevedere la seguente novella. Alla legge 8 marzo 2000 n. 53 articolo 4 è aggiunto il seguente comma:

Art. 4 comma 5 L. 8 marzo 2000, n. 53 “5. La lavoratrice e il lavoratore hanno diritto ad un permesso retribuito di un giorno lavorativo all’anno in caso di decesso del proprio animale domestico registrato. La registrazione deve risultare alla data del decesso alternativamente nell’Anagrafe Canina Nazionale, Anagrafe degli Animali d’affezione, Anagrafe nazionale Felina (ANF) o Sistema informativo Nazionale degli Animali da Compagnia (SINAC)”.

Motivazione petizione: La novella tiene conto dell’evoluzione culturale dove la famiglia italiana di oggi ha un legame affettivo profondo con il proprio animale domestico. Il lutto dell’animale d’affezione viene vissuto al pari della perdita di un familiare. Inoltre il permesso lavorativo permette di espletare le procedure veterinarie connesse al decesso.

Petizione Camera dei Deputati n. 863 per l’introduzione di un giorno di congedo lavorativo retribuito in caso di decesso del proprio animale domestico

XIX LEGISLATURA – Camera dei Deputati – Resoconto stenografico dell’Assemblea

Seduta n. 393 di giovedì 5 dicembre 2024

Annunzio di petizioni.

PRESIDENTE. Invito la deputata Segretaria a dare lettura delle petizioni pervenute alla Presidenza, che saranno trasmesse alle sottoindicate Commissioni.

GILDA SPORTIELLO, Segretaria, legge:

omissis

Angelo Massaro, da Imperia, chiede l’introduzione di un giorno di congedo lavorativo retribuito in caso di decesso del proprio animale domestico (863) – alla XI Commissione (Lavoro);

Petizione n. 1111 Senato della Repubblica XIX Legislatura

N. 1111 – Modifica dell’articolo 4 della legge 8 marzo 2000, n. 53, (Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città) in materia di congedi per eventi e cause particolari nel senso di prevedere il congedo per lutto dell’animale domestico registrato

Il signor Angelo Massaro da Imperia chiede la modifica dell’articolo 4 della legge 8 marzo 2000, n. 53, (Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città) in materia di congedi per eventi e cause particolari nel senso di prevedere il congedo per lutto dell’animale domestico registrato

Titolo breve: Modifica dell’articolo 4 della legge 8 marzo 2000, n. 53, (Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città) in materia di congedi per eventi e cause particolari nel senso di prevedere il congedo per lutto dell’animale domestico registrato

Riferimenti normativi documento

Regolamento SenatoReg. Senato, art. 140

Regolamento SenatoReg. Senato, art. 141

Iniziativa
Presentato da Angelo Massaro da Imperia, il 18 dicembre 2024; annunciato nella seduta n. 255 del 18 dicembre 2024

Assegnazioni
Assegnato alla 10ª Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) il 18 dicembre 2024; annuncio nella seduta n. 255 del 18 dicembre 2024

Un giorno di congedo per superare la morte dell’animale domestico

L’avvocato imperiese Massaro ha presentato una petizione al Senato: “La perdita di un cane o un gatto rappresenta un evento dirompente”

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