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Diritti animali, riforma Penale approvata alla Camera dei Deputati

avvocato Angelo Massaro 0 127

Nuove norme per la tutela degli animali: la Camera approva la riforma

Arriva una nuova riforma per la salvaguardia dei diritti degli animali. In attesa che il testo venga discusso anche in Senato, vediamo nel dettaglio come è stato approvato dalla Camera.

Il 20 novembre 2024, la Camera dei deputati ha approvato una proposta di legge che introduce misure più severe contro i reati commessi nei confronti degli animali. Il provvedimento, che ora passerà al Senato per l’esame finale, ha come obiettivo un inasprimento delle sanzioni e l’introduzione di nuove fattispecie penali, ampliando così la tutela giuridica degli animali.

La relatrice Michela Vittoria Brambilla ha sottolineato come questa proposta risponda alle richieste della maggioranza degli italiani, promuovendo una visione più rispettosa e giusta nei confronti degli esseri senzienti.

Il cuore della riforma: cambiamenti nel Codice Penale

La proposta di legge che ora approda al Senato prevede modifiche al Codice Penale e al Codice di Procedura Penale, con l’intento di inasprire le pene e introdurre nuove fattispecie penali. Il focus principale è sull’inasprimento delle sanzioni per chi maltratta, uccide, o sfrutta gli animali in modo crudele.

In particolare, l’articolo 1 modifica la rubrica del Titolo IX-bis del Codice Penale, rimuovendo il riferimento al “sentimento per gli animali” e ponendo l’accento sul fatto che a essere tutelati sono direttamente gli animali, non più solo i sentimenti degli esseri umani verso di loro.

L’articolo 2 modifica l’articolo 544-quater del Codice Penale, che riguarda le manifestazioni che comportano sofferenze per gli animali.

La pena pecuniaria viene aumentata, con multe che ora vanno da un minimo di 15.000 euro a un massimo di 30.000 euro, e si estende la responsabilità penale anche a chi partecipa a tali manifestazioni, con pene ridotte (reclusione da due mesi a un anno e multe da 7.500 a 15.000 euro). In questo modo, l’obiettivo è non solo penalizzare chi organizza eventi crudeli, ma anche chi li promuove o vi partecipa.

Il divieto di combattimenti e nuove sanzioni

L’articolo 3 interviene sull’articolo 544-quinquies del Codice Penale, riguardante i combattimenti tra animali. Le pene per chi promuove, organizza o dirige combattimenti non autorizzati vengono inasprite, con la reclusione che passa da uno a tre anni a due a quattro anni.

Le nuove disposizioni includono anche pene per i proprietari degli animali coinvolti nei combattimenti e sanzioni anche per chi partecipa in qualsiasi forma a tali eventi.

Inoltre, l’articolo 4 introduce un misura aggravante comune che aumenta le pene fino a un terzo per i reati contro gli animali commessi in presenza di minori, contro più animali o se documentati e diffusi tramite strumenti informatici o telematici.

Modifiche sostanziali all’uccisione e al maltrattamento degli animali

L’articolo 5 modifica l’articolo 544-bis del Codice Penale, che punisce chi causa la morte di un animale senza necessità o per crudeltà. Le pene vengono inasprite, prevedendo ora una reclusione da sei mesi a tre anni e una multa che va da 5.000 a 30.000 euro.

Se il crimine è compiuto con sevizie o dilazionando deliberatamente le sofferenze dell’animale, la pena aumenta ulteriormente, arrivando da uno a quattro anni di reclusione e multe da 10.000 a 60.000 euro.

Anche le sanzioni per l’uccisione di più animali, in particolare bovini o equini, subiscono un inasprimento. La pena di reclusione che prima variava tra i tre e i diciotto mesi diventa ora da sei mesi a due anni, con la possibilità di multa. Viene inoltre previsto il reato di uccisione o danneggiamento di animali in gregge, con pene più severe, tra cui la reclusione da un anno a quattro anni.

Misure aggiuntive per l’accoglienza degli animali vittime di reato

La proposta di legge si occupa anche di misure a favore della protezione degli animali vittime di reato. L’articolo 6 modifica il Codice di Procedura Penale introducendo nuove disposizioni riguardanti il sequestro e la confisca degli animali oggetto di reato.

Inoltre, sono previsti centri di accoglienza per gli animali maltrattati e programmi educativi nelle scuole, con percorsi formativi specifici sulla rispettosa convivenza con gli animali e sul loro benessere.

Modifica alla legge sulla protezione degli animali e misure preventive

Infine, l’articolo 7 modifica la Legge 189 del 2004, che proibisce l’utilizzo di pelli e pellicce di gatti domestici a fini commerciali. Si tratta di una misura simbolica ma importante, che riflette un cambiamento culturale profondo verso il rispetto e la tutela degli animali.

La proposta di legge, una volta completato il suo iter al Senato, porterà a un cambiamento fondamentale nella legislazione italiana in materia di protezione degli animali.

Michela Vittoria Brambilla, che ha sostenuto e firmato la proposta di legge, ha affermato che la legge rappresenta non solo una risposta alle richieste degli italiani di giustizia per gli animali, ma anche un passo significativo verso il riconoscimento del cambiamento culturale che sta avvenendo nel nostro Paese.

Gli animali, infatti, non sono più visti come accadeva in passato, ma come esseri senzienti e talvolta anche veri e propri membri della famiglia che meritano rispetto e protezione.

Questa proposta, che coinvolge deputati di diversi gruppi politici, non solo aumenta le pene per chi maltratta gli animali, ma amplia anche la responsabilità degli enti coinvolti e stabilisce una serie di misure preventive per sensibilizzare la società sulla necessità di una convivenza rispettosa con gli animali.

La strada è ancora lunga, ma con questa riforma si pongono le basi per un futuro più giusto e umano per gli animali, che finalmente vedono riconosciuti i loro diritti all’interno del sistema giuridico italiano.

Sintesi a cura dello Studio legale

avvocati studio legale Imperia Sanremo

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