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Installare una telecamera nel pianerottolo condominiale

avvocato Angelo Massaro 147

La videosorveglianza in condominio: come viene regolamentata dalla legge

Il tema dell’installazione delle telecamere di videosorveglianza in un condominio è complesso e regolamentato da specifiche normative. Vediamo, nel dettaglio, come ci si dovrebbe comportare se si desidera installare delle videocamere nel proprio condominio.

La questione della videosorveglianza nei condomini rappresenta un tema complesso e delicato, dove si incontrano da una parte la necessità di garantire la sicurezza all’interno delle proprie abitazioni e dall’altra l’obbligo di rispettare la privacy degli individui.

Installare telecamere nelle aree comuni del condominio richiede una delibera assembleare che rispetti le norme legali, mentre l’installazione da parte di singoli condomini in spazi privati, come il proprio pianerottolo, solleva ulteriori questioni di legittimità e privacy.

In questo articolo, esploreremo le normative e le considerazioni pratiche che guidano la decisione di implementare un sistema di videosorveglianza nel contesto condominiale.

Regolamentazione della videosorveglianza nei luoghi comuni del condominio

La regolamentazione della videosorveglianza in condominio è principalmente disciplinata dal Garante per la protezione dei dati personali e dalla legge n. 220/2012, che ha introdotto novità significative in merito a questo tema.

Partiamo però col dire che l’articolo 1122-ter del Codice Civile stabilisce che l’installazione di impianti di videosorveglianza sulle parti comuni dell’edificio deve essere approvata dall’assemblea condominiale con la maggioranza prevista dal secondo comma dell’articolo 1136 del Codice Civile.

Questo è stato stabilito  al fine di garantire che la decisione venga presa in maniera condivisa e non imposta unilateralmente da una parte.

Attenzione poi perché le telecamere possono essere installate solo per finalità legittime, come garantire la sicurezza dei residenti e delle proprietà comuni.

Non è permesso utilizzare le telecamere per scopi personali o per monitorare spazi privati come balconi o terrazze. L’obiettivo principale deve essere unicamente la sorveglianza delle aree comuni, come ingressi, scale, ascensori, corridoi e aree esterne.

È fondamentale altresì informare tutti i condomini e le persone che transitano nelle aree sorvegliate della presenza delle telecamere e delle loro finalità e questo può avvenire tramite cartelli informativi posizionati in modo visibile.

L’informativa deve specificare chi è il responsabile del trattamento dei dati, le finalità della videosorveglianza e i tempi di conservazione delle registrazioni. Nella maggior parte dei casi, le immagini possono essere conservate per un periodo massimo di 24-48 ore, salvo particolari esigenze di sicurezza che richiedano una conservazione più lunga.

Le registrazioni delle telecamere di sicurezza devono essere gestite con attenzione per garantire la privacy dei residenti. L’accesso alle immagini è riservato al responsabile del trattamento dei dati, solitamente l’amministratore del condominio, e può avvenire solo in caso di necessità, come per indagare su reati quali furti o danneggiamenti. In questi casi, l’amministratore deve fare una denuncia presso le autorità competenti prima di poter visionare le registrazioni.

Per procedere con l’installazione di un sistema di videosorveglianza, è necessaria una delibera dell’assemblea condominiale, infatti la proposta deve essere discussa durante una riunione condominiale e approvata con la maggioranza prevista dalla legge.

Posso installare una telecamera del pianerottolo condominiale

La situazione diventa più complessa nella circostanza in cui un singolo condomino desidera installare una telecamera di sicurezza nella propria area privata, come il pianerottolo di fronte al proprio appartamento. In questo caso, le riprese devono riguardare esclusivamente le aree di proprietà del condomino e non possono invadere gli spazi comuni o le proprietà altrui.

Altre disposizioni prevedono che l’angolo di ripresa della telecamera sia limitato alle aree strettamente necessarie per garantire la sicurezza della propria abitazione. Ad esempio, una telecamera posta sul pianerottolo dovrebbe riprendere solo la porta d’ingresso del proprio appartamento e non l’intero corridoio.

In sostanza, quello della videosorveglianza in condominio è un argomento delicato poiché richiede un equilibrio tra la sicurezza dei residenti e il rispetto della privacy. È essenziale seguire le normative vigenti e ottenere il consenso necessario per evitare problemi legali e conflitti tra condomini.

Sicuramente un’installazione corretta e regolamentata può migliorare la sicurezza del condominio, ma deve essere gestita con trasparenza e rispetto delle norme così da non arrecare danno alla privacy degli altri condomini.


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